L’organizzazione delle Olimpiadi si è impegnata a garantire pasti sostenibili, dimezzando l’impronta di CO2, ma è polemica per il foie gras nel menù vip.
Rigettato il veggie burger ban: i burger vegetali non dovranno cambiare nome
Il Parlamento europeo ha fermato gli emendamenti che volevano limitare l’utilizzo di parole come burger solo per i prodotti a base di carne.
Il Parlamento europeo ha deciso (con 379 voti contrari, 284 a favore e 27 astenuti): i burger e le salsicce non devono necessariamente contenere carne, ma possono anche essere “veggie” o “vegan”. È quanto avrebbe previsto l’emendamento 165 che, se fosse passato, avrebbe imposto l’obbligo di riservare l’utilizzo di termini come “bistecca”, “salsiccia” o “burger” esclusivamente a prodotti che contengono carne, vietando di fatto la denominazione “burger vegetali“.
Nuove censure sui sostituti vegetali dei prodotti lattiero-caseari
L’altro emendamento in discussione, il 171, è stato invece approvato e vieta qualsiasi riferimento all’industria lattiero-casearia per i sostituti vegetali, come ad esempio “cremoso” o “sostituto vegetale del latte”.
Questa non è la prima volta che l’Unione europea impone un limite alla denominazione di prodotti vegetali. Già nel 2017 aveva proibito l’uso di termini come “yogurt”, “formaggio”, “burro” e “latte” per riferirsi a prodotti a base vegetale. Divieto che non ha impedito che queste espressioni vengano impiegate quotidianamente nel linguaggio comune, ma con questo nuovo divieto i prodotti che sostituiscono i latticini subiranno una nuova stretta.
I burger vegetali sono salvi
Queste nomenclature sono infatti ben consolidate nell’uso corrente, così come nel mercato: i sostituti alla carne sono in commercio da decenni e termini come “burger vegano” forniscono informazioni utili al consumatore, non solo sull’assenza di ingredienti di origine animale, ma anche sul gusto e sull’uso che ci si può aspettare dal prodotto.
L’industria della carne, le associazioni del settore e gli allevatori che chiedono restrizioni di questo tipo fanno appello alla necessità di essere chiari e trasparenti verso i consumatori. Tuttavia numerosi studi hanno dimostrato che non esiste alcuna prova del fatto che i prodotti senza carne siano fuorvianti per i consumatori. Nel Regno Unito le persone che nel 2019 hanno acquistato involontariamente un prodotto vegetariano, invece di una versione senza carne, sono state meno del 4 per cento.
Non mancano analogie e metafore in cucina
Così come nessuno si aspetta che ci sia burro nel burro di arachidi, carne nel salame di cioccolato, latte nel latte di mandorla, o frutta nei frutti di mare, nessuno si aspetta che un veggie burger contenga altro fuorché legumi e verdure. Le analogie o le metafore in cucina sono sempre state utilizzate: la pasta allo scoglio ne è un altro esempio.
L’industria della carne trema davanti alla diffusione dei burger vegetali
Iniziative come queste hanno l’unico effetto di ostacolare lo sviluppo e il consumo di alimenti a base vegetale, in forte contraddizione con gli stessi obiettivi dichiarati nel Green deal europeo, il programma per rendere sostenibile l’economia dell’Unione europea e nella strategia Farm to fork, la quale afferma esplicitamente la necessità di responsabilizzare i consumatori verso una dieta a base vegetale, per consentire scelte alimentari più sane e sostenibilli.
Un burger, che sia di carne o a base di legumi, finirà sempre in un panino, accompagnato da salse e patatine fritte. Possono cambiare gli ingredienti principali, ma resterà sempre un burger.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Tra i nutrienti più importanti c’è senz’altro il potassio, un minerale che sostiene il nostro corpo su più fronti.
Da tre anni i numeri della fame del mondo non accennano a diminuire e non si registrano passi avanti verso gli obiettivi di sostenibilità per il 2030.
Il ferro, un minerale essenziale per il nostro organismo: ecco come assumerlo attraverso gli alimenti.
Gli studiosi della piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi-Neuromed hanno osservato che un consumo quotidiano di tre cucchiai di olio d’oliva si associa a un ridotto rischio di mortalità per il cancro.
I koala e altri animali australiani sono minacciati dalla deforestazione che fa spazio ai pascoli di bovini. Greenpeace chiede a McDonald’s di rendere trasparente la filiera della carne e influenzare le pratiche del settore.
Un’insalata a base di patate e sapori mediterranei in cui il profumo dei capperi e dell’origano di Pantelleria fanno la differenza.
Torna “Terra Madre Salone del Gusto 2024“: dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino. “L’epoca della competitività deve finire”, dice Carlo Petrini.
Dolce tipico della tradizione culinaria francese, il clafoutis di ciliegie unisce il piacere delle ciliegie alla dolcezza casalinga delle preparazioni da forno.