Con un grande progetto di ripristino, Baltimora vuole riportare in salute oltre 200mila metri quadrati di zone umide lungo 18 km di costa.
Come il welfare aziendale può ridurre la disoccupazione giovanile
L’Italia è il secondo paese europeo per tasso di disoccupazione, appositi progetti di welfare aziendale possono contrastare questa tendenza.
L’obiettivo del welfare aziendale, quel complesso di erogazioni e prestazioni che un’azienda riconosce ai propri dipendenti, è di migliorare la vita privata e lavorativa dei lavoratori. Potrebbe tuttavia aiutare anche chi ancora un lavoro non ce l’ha, contribuendo a contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile, particolarmente allarmante in Italia. È quanto emerso da studio commissionato da Jointly, società specializzata nella gestione delle risorse umane e nel welfare aziendale.
Perché c’è tanta disoccupazione
Tra le cause dell’estesa disoccupazione giovanile, che in Italia ha raggiunto il 32,8 per cento, il dato peggiore nell’Unione europea dopo quello della Grecia, ci sarebbe l’elevato disallineamento tra le scelte di studio dei giovani e le esigenze del mercato del lavoro. Significa che molti giovani, oltre il 60 per cento, non sanno che relazione ci sia tra quello che studiano e le possibilità occupazionali che ne conseguono. Per ridurre questo sbilanciamento tra le carenze e eccedenze di competenze, è possibile adottare una serie di misure incentrate sull’istruzione, la formazione e lo sviluppo delle competenze dei dipendenti.
Un aiuto alle famiglie
Un esempio in tal senso è il progetto di welfare aziendale Push to open lanciato da Jointly, che ha l’obiettivo di supportare le famiglie nei momenti della scelta di scuole superiori e università. Il progetto è infatti indirizzato a genitori e figli e si prefigge di aiutarli a sviluppare le competenze necessarie per scegliere in modo informato, consapevole e efficace. Decidere il futuro del proprio figlio, già a partire dai 12 anni, è compito tutt’altro che semplice ma sempre più importante, specie alla luce dell’attuale mutevole contesto socioeconomico.
I benefici del welfare inclusivo
Per valutare l’effettiva efficacia del progetto, giunto alla quinta edizione, Jointly ha sviluppato in collaborazione con Bdo Italia un apposito studio, il Social impact report. I risultati confermano che “sviluppare un sistema di welfare inclusivo e generativo in qualsiasi campo innesca un circolo virtuoso che genera risultati positivi nei confronti del sistema Paese, ha un impatto significativo sul futuro e la sostenibilità della nostra società e migliora il ruolo delle famiglie”, si legge in un comunicato diffuso da Jointly.
I risultati del progetto
Il progetto Push to open è estremamente apprezzato, almeno stando alle dichiarazioni dei genitori di figli adolescenti coinvolti. Il 98 per cento ha infatti dichiarato di aver soddisfatto le proprie aspettative e di essere stato in grado di aiutare concretamente il proprio figlio a fare una scelta. Ancora più importante, per il 93 per cento dei ragazzi partecipanti il programma ha avuto un impatto concreto sulla scelta. L’iniziativa, secondo quanto dichiarato dai giovani, è stata importante per aiutarli ad assumere una maggiore consapevolezza di sé e a vedere con maggior chiarezza il mondo del lavoro, rendendoli capaci di scegliere con consapevolezza.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il riscaldamento globale ha spinto la Federazione internazionale dello sci e l’Organizzazione meteorologica mondiale a firmare un protocollo d’intesa.
Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
Entro il 2025, 40 porti italiani saranno dotati di spugne per assorbire gli oli. Si inizia da cinque tappe simboliche: Napoli, Messina, Brindisi, Ravenna e Trieste.
Una stretta opera di sorveglianza anti-bracconaggio ha dato i suoi frutti: il parco nazionale di Kaziranga ha quasi azzerato le uccisioni di rinoceronti.
A Palazzo Bovara apre al pubblico una tre giorni di confronto e conoscenza della moda sostenibile dal titolo Smart Closet.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Dall’11 al 13 ottobre a Parma c’è Fragile: il festival per trovare soluzioni e strategie per ridurre il nostro impatto sul pianeta.
Approvato quasi due anni fa, il regolamento sulla forestazione importata dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre. Ma in tanti chiedono una revisione.