
Francia, nuova ondata di caldo estremo: 28,1 gradi nei Pirenei Atlantici
Battuto a distanza di sole due settimane il record di caldo invernale registrato in Francia: “Colpa dei cambiamenti climatici”.
Battuto a distanza di sole due settimane il record di caldo invernale registrato in Francia: “Colpa dei cambiamenti climatici”.
La crisi climatica compromette i servizi ecosistemici da cui dipende la nostra economia. Per la prima volta, il Wwf fa la conta (monetaria) dei possibili danni. E il risultato è esorbitante.
A tre mesi dalla chiusura del Sinodo dei vescovi, Papa Francesco torna sull’emergenza in Amazzonia nel documento Querida Amazonia, declinando il suo “sogno ecologico”.
Stiamo vivendo una rivoluzione climatica della stessa portata di un’era glaciale, ma con le fiamme al posto del ghiaccio. Un cambiamento epocale, che potrebbe averci fatto entrare in una nuova era: il Pirocene.
Se la temperatura aumentasse di 2 gradi entro il 2050, potrebbe sparire il 56% delle attuale regioni vitivinicole. Nel 2100 si arriverà all’85%.
Le immagini in arrivo da una base scientifica cilena in Antartide sono sconcertanti. Il 6 febbraio temperature a 18,3 gradi centigradi.
Il gas Hfc-23, 13mila volte più potente della CO2, era dato in forte calo. Invece, secondo uno studio, ha raggiunto livelli record nell’atmosfera.
Lo scienziato francese Aurélien Barrau ha scritto un libro in cui racconta perché la lotta per la vita sulla Terra è la madre di tutte le battaglie.
A partire dalla seconda metà del Novecento la specie ha vissuto un rapido declino. La scomparsa di questo grande predatore avrà effetti negativi sull’intero ecosistema del bacino.
Una ong olandese ha proposto, sulla base di uno studio scientifico, di introdurre una tassa del 25 per cento sulla carne.