A Parigi prosegue il progressivo addio al diesel: dal 1 ottobre non è più possibile fare il pieno di gasolio in quattro grandi stazioni di rifornimento.
Batterie, l’Europa punta al primato mondiale nel segno della sostenibilità
Intesa tra il Parlamento e il Consiglio Ue sui target di sostenibilità delle batterie: si va dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento.
Sul tema delle batterie l’Unione europea punta al primato mondiale. Con l’obiettivo, da un lato, di imporre dei requisiti di sostenibilità molto stringenti, dall’estrazione delle materie prime fino alla gestione degli accumulatori a fine vita; e, dall’altro lato, di porre un freno allo strapotere dell’industria asiatica su una questione che ormai ha varcato i confini anche della geopolitica.
I requisiti riguardano l’intero ciclo di vita
Nei giorni corsi il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sulla proposta di regolamento sulle batterie presentata due anni fa dalla Commissione, nell’ambito della strategia per la mobilità sostenibile. Con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale di un settore in rapida crescita, d’ora in avanti le batterie prodotte e importate nel nostro continente dovranno rispettare i requisiti di sostenibilità più severi al mondo, relativi all’intero ciclo di vita: dall’estrazione delle materie prime alla produzione, fino allo smaltimento. L’accordo, che ora dovrà essere ratificato ufficialmente dai due organismi, riguarda le batterie vendute nell’Ue per applicazioni industriali, veicoli elettrici e dispositivi portatili.
Il mercato europeo delle batterie crescerà di 14 volte entro il 2030
Da qui al 2030, si prevede che il mercato delle batterie in Europa crescerà di ben 14 volte rispetto ai livelli attuali. Anche per questo motivo l’italiano Achille Variati, il capo negoziatore dell’Europarlamento, è convinto che le nuove norme “diventeranno un punto di riferimento per l’intero mercato mondiale”, dato che il loro rispetto sarà un prerequisito indispensabile per l’accesso al mercato. Si cerca, in sostanza, di ribaltare gli equilibri mondiali soprattutto in chiave della sostenibilità: oggi i principali produttori di batterie sono la Cina, il Giappone e la Corea del Sud, seguiti dal Nord America e quindi dall’Europa.
Le altre misure previste dal nuovo regolamento
Secondo il nuovo regolamento, tutte le batterie con capacità superiore a 2 kWh dovranno avere una “dichiarazione dell’impronta di carbonio” che certificherà la CO2 emessa nella produzione. Le batterie più piccole – come quelle degli smartphone – dovranno invece essere facili da rimuovere e da sostituire; ed entro il 2030 la Commissione valuterà se eliminare dal mercato tutti i dispositivi non ricaricabili. Per informare in maniera corretta i consumatori, le batterie dovranno contenere anche un codice QR che rimanda a indicazioni su caratteristiche come capacità, prestazioni, durata e composizione chimica.
Il regolamento fissa poi precisi obiettivi di raccolta delle batterie usate senza costi per i consumatori: 45 per cento al 2023, 63 per cento al 2027 e 73 per cento al 2030 per quelle portatili; e 51 per cento al 2028 e 61 per cento al 2031 per quelle dei veicoli elettrici. Sono anche previsti target minimi di recupero e riutilizzo delle materie prime: 16 per cento per il cobalto, 6 per cento per litio e nichel e 85 per cento per il piombo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dal 2027 le norme europee renderanno obbligatorio il passaporto digitale per quasi tutte le batterie dei veicoli elettrici: più attenzione all’ambiente e ai diritti umani.
Il Gruppo sudcoreano punta con decisione sull’idrogeno e nel 2028 applicherà un nuovo sistema di celle a combustibile su tutti i veicoli commerciali.
Il 30 settembre, la Ratcliffe-on-Soar, la 18esima centrale più inquinante d’Europa, ha smesso di bruciare carbone. D’ora in poi produrrà idrogeno verde.
Si è chiusa con oltre 500mila visitatori l’edizione 2024 del Salone auto Torino. Cosa abbiamo visto, cosa abbiamo sentito (da Salvini) e l’epilogo sull’incidente. L’appuntamento al prossimo anno, dal 12 al 14 settembre 2025.
La Norvegia è il primo paese al mondo a raggiungere un tale traguardo. Ma c’è chi critica gli incentivi al trasporto individuale.
L’energia solare continua a battere tutti i pronostici. Per Ember, il fotovoltaico supererà, a livello globale, la maggior le previsioni del settore nel 2024.
La California inizia a puntare sull’idrogeno per ridurre gli impatti ambientali della mobilità. Si parte nel 2025 con “Zemu”, treno prodotto in Svizzera.
Dal 16 al 22 settembre con la Sem, Settimana Europea della Mobilità, tanti appuntamenti in Italia e nel mondo per sensibilizzare le persone e promuovere la mobilità attiva.