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Dal blu al rosso, passando per il giallo. È la paletta di colori che caratterizza l’andamento delle temperature globali negli ultimi 100 anni. Cosa ci aspetta? A illustrarlo un gruppo internazionale di meteorologi.
Questo mese è stato registrato il record di concentrazione delle emissioni di CO2 in atmosfera, 415 ppm (parti per milione). Mai nella storia da quando è comparso l’uomo sulla terra si sono registrate concentrazioni così alte. Ci aspettano decenni roventi a causa dei cambiamenti climatici, non solo in Italia ma anche nel nord Europa. È quanto emerge da un’elaborazione grafica di un gruppo di ricercatori internazionali che ha analizzato i dati delle temperature nei pressi di Amsterdam a partire dagli anni Venti fino ad oggi per poi fare delle previsioni al 2070. I dati sono stati confrontati con le temperature medie registrate negli anni Ottanta.
Il lavoro prodotto da Frank Raes, climatologo di fama internazionale, nel contesto del progetto Scienziati in residenza, in collaborazione con Jan De Cock dello Studio Torino, Alessandro Dosio del Centro comune di ricerca della Commissione europea (Jrc) e da David Surprenant, rileva come nei decenni le temperature abbiano registrato una continua crescita.
Le quattro colonne riportano le temperature confrontate con le temperature degli anni Ottanta. La prima colonna è relativa alle temperature giorno per giorno, indica quindi il tempo meteorologico e la sua variabilità, la seconda e terza colonna evidenziano le medie mensili e annuali delle temperature, mentre la quarta colonna riporta le differenze delle medie su dieci anni rispetto ai valori corrispondenti negli anni Ottanta e indica quindi l’andamento del clima.
Il colore rosso indica che la temperatura è molto più alta rispetto agli anni Ottanta, il giallo significa che le temperature sono simili a quelle degli anni Ottanta, mentre il blu è utilizzato quando le temperature sono più basse.
Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia nel 2018 le emissioni di CO2 sono cresciute dell’1,7 per cento nel giro di un anno, raggiungendo le 33 gigatonnellate (GW), il tutto a causa dell’aumento della domanda energetica che lo scorso anno è praticamente raddoppiata rispetto al 2010. L’uso del carbone per la generazione elettrica rimane la principale causa dell’incremento delle concentrazioni di CO2 in atmosfera. Il carbone rappresenta infatti il 30 per cento di tutte le emissioni di anidride carbonica legate all’energia.
Il 24 maggio si tiene il secondo sciopero mondiale per il clima. La sera, alle ore 21:00, LifeGate e Triennale hanno organizzato un Open talk with Fridays for Future Milano, proprio nel giardino della Triennale di Milano. Durante la serata, le ragazze e i ragazzi di Fridays for future Milano presentano le istanze del movimento cercando di capire quali possano essere ruoli, strategie, ma soprattutto azioni dei protagonisti del mondo imprenditoriale, delle istituzioni e della cultura per affrontare la crisi climatica in corso.
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