![Siccità, tra poco in tutto il Sud Italia finirà l’acqua per l’agricoltura](https://cdn.lifegate.it/3oysBtQ7j4OqZPGWZfWCTi8OeJk=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/siccita-grano.jpg, https://cdn.lifegate.it/bkSvscv-nuFET9dCMTboa6RxEmI=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/siccita-grano.jpg 2x)
Situazione siccità sempre più grave: l’unica buona notizia è che le falde acquifere sono state poco intaccate, ma servono investimenti.
L’Organizzazione meteorologica mondiale ha spiegato che la concentrazione di CO2 nell’atmosfera ha raggiunto un nuovo record: 407,8 parti per milione.
L’aumento del quantitativo di gas ad effetto serra nell’atmosfera “non presenta alcun segno di rallentamento”. Ciò “malgrado gli impegni assunti con l’Accordo di Parigi dalla comunità internazionale”. Di conseguenza, la presenza di CO2 ha raggiunto un nuovo record nel corso del 2018: 407,8 ppm (parti per milione). Ovvero il 147 per cento in più rispetto al livello pre-industriale del 1850. Come se non bastasse, il tasso di crescita tra il 2017 e il 2018 è stato più alto della media degli ultimi dieci anni.
L’allarme lanciato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) equivale a dire, di fatto, che chi dovrebbe agire ci sta prendendo in giro. Che il risultato, infatti, sia dipeso dai ritardi dei governi nel tradurre in azioni concrete le loro parole, o dalla ritrosia delle imprese a rinunciare ai propri business incompatibili con la salvaguardia del clima importa poco.
Ciò che conta è che – nonostante gli impegni, le conferenze, le marce, gli scioperi e gli appelli della comunità scientifica – l’umanità continua ad essere lanciata contro un muro. E, per giunta, a velocità sempre più elevata.
Leggi anche: Clima, 11mila scienziati dichiarano la Terra in stato d’emergenza
La presenza di anidride carbonica aveva già toccato, secondi i calcoli dell’agenzia Onu, le 405,5 parti per milione nel corso del 2017, contro le 403,3 dell’anno precedente e le 400,1 del 2015. Secondo altre stime effettuate dal Potsdam Institute nello scorso mese di maggio, i valori sarebbero perfino più alti: pari a 412 parti per milione.
WMO issues #GreenhouseGas Bulletin on concentrations of CO2 and other long-lived gases in atmosphere on Mon 25 Nov at 1100 CET (1000 GMT). Livecast on https://t.co/Rw9lrF4JTq #ClimateAction #COP25 pic.twitter.com/32MCSHZa1z
— WMO | OMM (@WMO) November 22, 2019
“È bene ricordare – ha sottolineato il finlandese Petteri Taalas, segretario generale dell’Omm – che l’ultima volta che nell’atmosfera della Terra è stato riscontrato un tasso di CO2 così elevato, fu tra 3 e 5 milioni di anni fa. Quando la temperatura media globale era di 2-3 gradi più alta rispetto a quella di oggi. E il livello dei mari era superiore di 10-20 metri”.
Leggi anche: 12 anni per agire o il clima impazzirà
Al biossido di carbonio, tra l’altro si aggiungono metano e ossido di diazoto. Anche la loro crescita, infatti, ha segnato un ritmo più alto rispetto alla media dell’ultimo decennio. Portandoli, esattamente come nel caso della CO2, a segnare dei record di concentrazione. Il che particolarmente inquietante tenendo conto che il metano ha un potere climalterante circa 30 volte più importante rispetto all’anidride carbonica.
Greenhouse gases in the atmosphere reach new record high, locking in #climatechange for future generations. CO2 levels reached 407.8 parts per million in 2018, up from 405.5 ppm in 2017. pic.twitter.com/ghdIxUikda
— WMO | OMM (@WMO) November 25, 2019
È per questo che Taalas ha lanciato un appello chiaro, diretto ai governi di tutto il mondo, in vista della Cop 25 – la Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite – che si terrà a Madrid dal 2 al 13 dicembre. “Occorre tradurre gli impegni in azioni concrete e rivedere al rialzo le ambizioni. Nell’interesse dell’umanità intera”, ha spiegato.
Per farlo, però, occorrerà convincere i soliti noti. Ovvero Cina, Stati Uniti, Unione europea e India. Che rappresentano da soli il 56 per cento delle emissioni mondiali di gas ad effetto serra. Alla Cop 25 dovranno essere gettate le basi affinché, nel corso dell’anno successivo, vengano riviste le promesse di riduzione delle emissioni. Un lavoro che dovrà essere completato entro il 2020, quando si terrà la Cop 26 sotto la presidenza di Regno Unito e Italia. I prossimi dodici mesi rappresentano dunque, davvero, l’ultima possibilità di evitare la catastrofe climatica.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Situazione siccità sempre più grave: l’unica buona notizia è che le falde acquifere sono state poco intaccate, ma servono investimenti.
Nella mattinata del 25 luglio gli attivisti di Ultima Generazione si sono introdotti nell’aeroporto di Francoforte, rimasto bloccato per alcune ore.
Alla Cop 24 di Katowice sono state approvate le regole che dovrebbero rendere operativo l’Accordo di Parigi. Ma che non convincono le ong ecologiste.
Secondo Copernicus, dal 3 luglio 2023 in poi il record del giorno più caldo (che precedentemente risaliva al 2016) è stato infranto 57 volte.
L’innalzamento del livello dei mari, dovuto alla fusione dei ghiacci ai poli, fa sì che la Terra ruoti più lentamente. E i giorni diventino più lunghi.
I ghiacciai italiani sulle Alpi hanno registrato abbondanti accumuli nevosi. Ma come si inserisce questa stagione in un quadro climatico più ampio?
Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente certifica che per il decimo anno di fila le temperature sono state più alte della media storica.
Washington cancellerà 35 milioni di dollari di debito estero con l’Indonesia nell’ambito di debt-for-nature. In cambio c’è in ballo la salvaguardia di due grandi barriere coralline.
L’anticiclone africano si è fermato sull’Italia: previste settimane di meteo con temperature altissime e notti tropicali, da almeno 20 gradi.