
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Gli alberi rappresentano la CO2 evitata durante i sei mesi dell’Esposizione grazie al nuovo sistema di spillatura. Da qui un nuovo bosco per i cittadini.
Sono piccole piantine, alte non più di un metro, ma con i germogli primaverili pronti ad esplodere. Piantumate tra novembre e dicembre, hanno oggi attecchito e sono in salute. Sono i 1150 alberi donati alla Regione Lombardia e in particolare all’amministrazione comunale di Desio in provincia di Monza Brianza, da parte di Carlsberg Italia.
“Gli alberi fanno parte del corredo autoctono della vegetazione di questa area della Lombardia”, spiega il vicepresidente di Legambiente Lombardia Marzio Mazzacurati. “Si tratta di un terreno fertile nel quale abbiamo piantato frassini, cornioli, querce, carpini. Circa 25 specie diverse: al centro un cerchio di noci diventerà un centro di educazione ambientale pensato per la scuole. Un polmone per la città”.
Abbiamo infatti deliberato che il 35 per cento del territorio desiano sia destinato ad area verde.
Gli alberi non sono altro che il lascito dell’azienda dopo l’esperienza di Expo, “conteggiati” attraverso l’Orologio degli Alberi, il progetto ideato da Carlsberg Italia in collaborazione con Legambiente e Iefe Bocconi che ha permesso di rendicontare la quantità di CO2 non immessa nell’atmosfera durante i 6 mesi di manifestazione universale, grazie all’utilizzo del sistema di spillatura DraughtMaster, che elimina l’utilizzo di anidride carbonica aggiunta. Il sistema va a ridurre così gli impatti non solo della spillatura in sé, ma del trasporto dei fusti, più leggeri, e dello stoccaggio dell’anidride carbonica.
“Si tratta progetto di forestazione su tutto il territorio: 100 mila metri quadri di verde pubblico, agricolo e forestato”, spiega il sindaco di Desio Roberto Corti. “Questo lavoro in particolare è stato realizzato con i volontari del verde che, insieme a famiglie e bambini, han piantato gli alberi”.
Quello che sarà 1 ettaro di bosco tra qualche decennio fa parte di un ben più ampio di progetto di rinaturalizzazione cittadina. “Questo bosco fa parte della cintura verde che andrà a tutelare la città. Abbiamo infatti deliberato che il 35 per cento del territorio desiano sia destinato ad area verde”. Ovvero più di un terzo del territorio cittadino servirà per proteggere l’area urbana, mitigare gli effetti di eventi e temperature estreme, ridurre l’inquinamento ed arrestare l’avanzata della città.
È anche questo il significato della collaborazione tra pubblico e privato, uniti per il verde urbano: “Lo sforzo è stato di tutti, dai volontari, ad un sindaco evidentemente illuminato, perché si tratta di un progetto che va molto in là in avanti nel tempo, e poi naturalmente delle aziende che danno così il loro contributo”, ha sottolineato Alberto Frausin, amministratore delegato di Carlsberg Italia. “ Il concetto è proprio quello di far respirare le città. Grazie al nuovo sistema di spillatura durante Expo abbiamo risparmiato 1100 alberi, devoluti poi come memoria fisica. Fino ad oggi abbiamo risparmiato 300 mila alberi a livello nazionale”, conclude Frausin.
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