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Sbarca sul mercato europeo il filetto di salmone vegano stampato in 3D: uguale nell’aspetto e nella consistenza al prodotto tradizionale, è realizzato con le proteine dei funghi.
Si chiama The Filet e sembra a tutti gli effetti un filetto di salmone, ma non lo è. Si tratta, invece, del primo prodotto vegano d’ispirazione ittica stampato in 3D – e in generale del primo alimento stampato in 3D – che sarà venduto nei supermercati. Già disponibile nei punti vendita della catena di distribuzione Rewe sul mercato tedesco e austriaco, da ottobre sarà acquistabile online nel resto d’Europa e presto potremmo vederlo anche nei supermercati italiani.
Sviluppato dalla startup viennese RevoFood con 1,5 milioni di euro di finanziamenti europei, The Filet ha l’aspetto del filetto di salmone nella forma, nel colore, nella consistenza “sfaldata” e nelle fibre succose, ma è ottenuto dalle proteine dei funghi. L’aggiunta di oli vegetali ricchi di vitamine e omega-3 completano il profilo nutrizionale del prodotto per renderlo simile a quello del vero salmone. In particolare, come spiegato dal produttore, contiene tutti e nove gli aminoacidi essenziali insieme alle vitamine B6, B12, B3, B2, A e D2 ed è privo di zuccheri aggiunti, glutine e colesterolo. Il filetto di salmone vegano si conserva in frigo e si può cucinare in forno, in padella, nella friggitrice ad aria. Il prezzo? Una confezione da 130 g costa, online, 6,99 euro.
Per fare chiarezza, il filetto di salmone vegano stampato in 3D non è un cibo coltivato a partire dalle cellule del pesce, ma è un prodotto a base vegetale. Le particolarità rispetto agli altri prodotti plant-based sono due: viene realizzato con una stampa tridimensionale per conferire una forma specifica, come già sperimentato con la bistecca vegana stampata in 3D; quello di Revo Food è il primo processo di produzione continua in grado di produrre in serie, su scala industriale, alimenti stampati in 3D.
Secondo la startup, il prodotto è più sostenibile del pesce perché contribuisce ad allentare la pressione della pesca sui mari e sugli oceani; inoltre, la sua produzione consentirebbe un risparmio del 77-86 per cento di CO2 e del 95 per cento di acqua rispetto al salmone convenzionale.
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