I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, dalle strategie per evitarlo ai cibi del futuro
I cittadini italiani gettano 100 grammi di cibo al giorno. Per sfamare la popolazione mondiale in crescita bisognerà affidarsi ad alimenti innovativi e nuove tecniche di coltivazione. Ne parliamo in occasione della Giornata di prevenzione dello spreco alimentare.
Quasi 16 miliardi di euro finiscono nella spazzatura ogni anno. È questo il valore del cibo che sprechiamo in Italia, dall’agricoltura all’industria, dalla distribuzione ai ristoranti, fino alle nostre tavole. I supermercati buttano 18,8 chili di alimenti per ogni metro quadro di superficie di vendita all’anno, mentre i cittadini ne sprecano 100,1 grammi ogni giorno – soprattutto verdure.
Per questo il 5 febbraio è la Giornata di prevenzione dello spreco alimentare. Istituita nel 2013 dal ministero dell’Ambiente, ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi sia tramite la prevenzione sia attraverso soluzioni che consentano di recuperare gli alimenti prima che vengano gettati. È poi un’occasione per sensibilizzare all’uso sostenibile delle risorse: acqua, suolo ed energia.
Leggi anche:
- Come conservare gli alimenti
- In Italia la nuova legge premia chi regala il cibo
- 10 aziende che hanno contribuito a ridurre lo spreco alimentare
L’inchiesta di Presadiretta per una “rivoluzione agricola”
Produrre cibo ha un impatto ambientale notevole, basti pensare alla deforestazione, allo sfruttamento indiscriminato del terreno, ai pesticidi usati in agricoltura e all’inquinamento causato dagli allevamenti intensivi. Secondo uno studio della Fao, un terzo delle emissioni di gas serra è provocato dal nostro modello di produzione alimentare. È questo il tema della puntata di Presadiretta andata in onda lunedì 5 febbraio 2018 dal titolo “La rivoluzione agricola”.
Dai modelli di produzione tradizionali a quelli più innovativi
È di una vera e propria rivoluzione, infatti, che abbiamo bisogno. Presadiretta ha condotto i telespettatori alla scoperta dei cibi del futuro – insetti, alghe, meduse – e delle innovazioni in campo alimentare, tra cui le serre idroponiche, dove gli ortaggi vengono coltivati in assenza del comune terreno agrario che viene sostituito da argilla espansa, fibra di cocco, lana di roccia o zeolite.
Ascolta “01 // 01 // Tanti grilli per la testa” su Spreaker.
Le riprese mostrano anche la realtà della Pianura padana, dove si concentra il maggior numero di allevamenti intensivi e di aziende agricole in Italia, per scoprire dove vanno a finire le tonnellate di escrementi che gli animali producono ogni anno. Le testimonianze raccolte ci mettono in guardia di fronte ai danni che abbiamo provocato, alterando i processi che sono alla base della vita sulla terra.
Leggi anche:
- Insetti commestibili in vendita dal 2018, cosa ne pensano gli italiani
- Coltiveremo l’alga spirulina in casa grazie al Politecnico di Milano
Cosa possiamo fare?
Siamo vicini al punto di non ritorno, ma in un sondaggio dell’osservatorio Waste watcher l’81 per cento dei cittadini italiani si è dichiarato consapevole che il cambiamento debba avvenire innanzitutto all’interno della propria famiglia, a partire dai comportamenti quotidiani, attraverso una spesa più intelligente che limiti gli sprechi e un’alimentazione più sana e consapevole che faccia bene non soltanto al corpo, ma anche all’ambiente.
La rivoluzione agricola è un racconto di Riccardo Iacona con Elena Stramentinoli, Fabrizio Lazzaretti, Marianna De Marzi. È andato in onda su Presadiretta lunedì 5 febbraio 2018 alle 21:20 su Raitre. Puoi rivedere la puntata qui.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata, la dieta biologica mediterranea aumenta i batteri buoni nell’intestino e diminuisce quelli cattivi.
Tutti parlano della dieta mediterranea, ma in pochi la conoscono davvero. Ecco in cosa consiste e come possiamo recuperarla. L’incontro di Food Forward con gli esperti.
Secondo Legambiente, le analisi effettuate sugli alimenti restituiscono un quadro preoccupante sull’uso dei pesticidi.
Cosa deve esserci (e cosa no) nella lista degli ingredienti di un buon panettone artigianale? Cosa rivela la data di scadenza? Sveliamo i segreti del re dei lievitati.
A dirlo è uno studio della Commissione europea che ha fatto una prima stima del potenziale contributo della Pac agli obiettivi climatici.
Il residuo fisso indica il contenuto di sali minerali nell’acqua. Meglio scegliere un’acqua con un valore alto o basso? Scopriamolo.
Ricercatori della Lancaster University hanno esaminato gli effetti delle politiche di Gateshead che dal 2015 vietano l’apertura di nuovi fast food d’asporto.
Cooperativa Girolomoni vince uno dei premi Eu Organic Awards. Perché? No, per chi: con la sua filiera di lavorazione della pasta 100% italiana certificata equa e solidale, garantisce compensi equi agli agricoltori e l’eccellenza nel piatto ai consumatori.