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Giornata mondiale dell’alimentazione 2022: a che punto siamo con l’obiettivo Fame Zero

L’invito della Giornata mondiale dell’alimentazione 2022 è di “non lasciare nessuno indietro” perché nelle condizioni attuali l’obiettivo di azzerare la fame nel mondo sarà mancato.

  • I numeri della fame nel mondo sono peggiorati negli ultimi due anni, allontanandoci sempre più dall’obiettivo Fame Zero 2030.
  • Pandemia, conflitti, aumento dei prezzi e crisi climatica sono i fronti che aggravano l’insicurezza alimentare e contro cui occorre dirigere l’azione collettiva globale.
  • Crisi climatica e crisi alimentare sono interconnesse così come la loro soluzione che passa anche dalla tutela della biodiversità custodita da piccoli produttori e popolazioni indigene.

Giornata mondiale dell’alimentazione 2022. Sette anni fa, nel 2015, quando le Nazioni Unite hanno ratificato l’Agenda 2030 e i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, sconfiggere la fame nel mondo sembrava un traguardo possibile: tra il 2005 e il 2014, il numero di persone in condizioni di insicurezza alimentare era diminuito di quasi il 30 per cento, passando da 806 milioni a 572 milioni. Poi però, complice anche la pandemia da Covid-19, il numero è tornato a salire e oggi sono 828 milioni le persone che non hanno accesso al cibo, mentre sono 3,1 miliardi – quasi il 40 per cento della popolazione mondiale – quelle che non possono permettersi una dieta sana. Secondo le previsioni della Fao, a condizioni future invariate, l’obiettivo Fame Zero 2030 sarà mancato con 660 milioni di persone ancora alle prese con l’insicurezza alimentare. 

giornata mondiale dell'alimentazione 2022
Sono 828 milioni le persone in tutto il mondo che soffrono la fame © iStock

Giornata mondiale dell’alimentazione 2022: “Non lasciare nessuno indietro”

La Giornata mondiale dell’alimentazione che si celebra il 16 ottobre richiama quest’anno a una solidarietà globale per contrastare la fame con l’invito – slogan dell’edizione 2022 – a “non lasciare nessuno indietro”. “Di fronte a un’incombente crisi alimentare globale – ha detto il direttore generale della Fao Qu Dongyu – dobbiamo sfruttare il potere della solidarietà e dell’azione collettiva per costruire un mondo sostenibile in cui tutti abbiano accesso regolare a cibo abbastanza nutriente”. Gli sforzi da fare riguardano più fronti poiché sono diversi i fattori che concorrono ad aggravare la fame nel mondo: la pandemia, i conflitti, l’aumento dei prezzi, lo spreco di cibo, i cambiamenti climatici.

La crisi climatica aumenta la fame nel mondo

Mentre la guerra russo ucraina fa lievitare il costo del pane – mai stato così alto nell’Unione europea secondo l’Eurostat – la crisi climatica negli ultimi sei anni ha raddoppiato il numero di persone che soffrono la fame nei dieci paesi che hanno registrato più eventi climatici estremi. Si tratta, secondo Oxfam, di 48 milioni di persone tra Afghanistan, Burkina Faso, Gibuti, Guatemala, Haiti, Kenya, Madagascar, Niger, Somalia e Zimbabwe.

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Nei dieci paesi più vulnerabili agli eventi climatici estremi, il numero delle persone che soffrono la fame è raddoppiato negli ultimi sei anni © Oxfam

La tutela dei piccoli agricoltori e delle popolazioni indigene contro la fame e la crisi climatica

La crisi climatica colpisce il settore dell’agricoltura e in particolare i piccoli produttori: oltre l’80 per cento dei poveri vive nelle zone rurali e molti fanno affidamento sull’agricoltura e sulle risorse naturali per la propria vita, ma gli eventi climatici estremi colpiscono le loro coltivazioni, aumentando parassiti e malattie e diminuendo le proprietà nutrizionali delle colture.

Tra i più vulnerabili anche bambini, donne e popolazioni indigene, quest’ultime custodi dell’80 per cento della biodiversità terrestre. Biodiversità che rappresenta una delle soluzioni contro i cambiamenti climatici e la fame, come ha ribadito la Fao consegnando il primo Achievement Award alla Kirisia community forest association per “gli sforzi e l’impatto nel promuovere la conservazione delle foreste per raggiungere un futuro sostenibile e sicuro dal punto di vista alimentare per tutti”.

Giornata mondiale dell’alimentazione 2022: la campagna di sensibilizzazione di Azione contro la fame

In occasione del 16 ottobre, Azione contro la fame lancia la mobilitazione “Non lasciamolo vuoto” con un enorme piatto vuoto in Piazza Tre Torri, nel complesso City Life di Milano, a simboleggiare i milioni di piatti che ogni giorno restano vuoti, in Italia e nel mondo.

“La fame è la più grande emergenza del nostro tempo2, ha dichiarato Simone Garroni, direttore di Azione contro la fame in Italia. “La sua estrema attualità è data da due ordini di ragioni: i numeri, innanzitutto, delineano una vera e propria crisi alimentare di dimensioni globali, che investe anche i Paesi più ricchi. In secondo luogo, ci sono le cause strutturali della fame, che sono tra i temi più caldi oggi, e da cui dipende il futuro del Pianeta, ovvero: conflitti, crisi climatica e disuguaglianze sociali”.

La campagna punta a sostenere l’azione delle organizzazioni sul campo, che alleviano gli effetti e creano resilienza nelle comunità più colpite dalla fame e a promuovere un’azione politica globale che ne affronti le cause strutturali, a partire dai conflitti, dalla crisi climatica, dalle disuguaglianze a partire dalla soluzione della guerra in Ucraina e dalla conferenza per il clima COP27 del prossimo novembre in Egitto. 

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