In California i fuochi controllati degli indigeni fermano gli incendi

I fuochi controllati delle tribù dei nativi americani possono aiutare durante la prossima stagione degli incendi in California. E da loro bisogna imparare.

  • Dopo averli proibiti, il governo della California vuole sfruttare i tradizionali fuochi dei nativi americani per salvare il territorio dagli incendi.
  • La stagione degli incendi sta per iniziare in California e fra i metodi per restringerli ora ci sono i fuochi controllati dei nativi.
  • I nativi americani da secoli mettono in atto degli incendi circoscritti per le cerimonie e per rendere il terreno fertile.

Fuoco per fermare il fuoco. Al fine di prevenire l’aumento di incendi boschivi, il governo della California sta invitando i nativi americani a ripristinare la pratica di accendere fuochi controllati. Le agenzie statali collaboreranno con le tribù locali per reintrodurre la tradizione di bruciare delle zone circoscritte con fiamme a bassa intensità. Gli incendi controllati fanno parte della storia dei nativi americani e venivano realizzati, oltre che per il folclore, per liberare i terreni da detriti come sterpaglia, materiali del sottobosco e alcune piante, ovvero gli elementi in grado di provocare un incendio quando la temperatura aumenta. Ricorrendo a questo sistema secolare la California spera di avere una stagione estiva meno tragica di quella del 2021, quando le fiamme devastarono ampie zone dello stato di Los Angeles.

La tradizione dei fuochi indigeni controllati

Le comunità indigene di tutto il mondo sfruttano gli incendi da migliaia di anni per ripulire la terra e per allestire delle aree dedicate alle cerimonie rituali. Queste fiamme, meno intense di quelle degli incendi, sono utili e funzionali allo scopo di gestire l’ecosistema, migliorare l’habitat, produrre cibo e materiali dal legno, ripulire i sentieri e ridurre i parassiti.

Da secoli, le tribù Karuk e Yurok hanno usato il fuoco per modellare le foreste del territorio californiano, accendendo intenzionalmente dei fuochi in degli spazi delimitati. Secondo uno studio della prestigiosa università di Berkeley che combina dati scientifici con storie orali indigene, le pratiche di combustione controllata dei nativi hanno aiutato a modellare le foreste della California per almeno un millennio prima della colonizzazione europea. La ricerca ha scoperto che gli incendi folcloristici hanno svolto un ruolo significativo per il benessere della flora e il mantenimento della biodiversità.

Il governatore della California Gavin Newsom ha deciso, insieme al dipartimento di protezione ambientale Wildfire and forest resilience task force, di espandere le pratiche di fiamme controllate in circa 160mila ettari del territorio nazionale entro il 2025. Si tratta di un’iniziativa denominata Piano strategico per l’utilizzo di fuoco benefico che fa parte degli sforzi governativi per diminuire i danni degli incendi. Dalla capitale Sacramento sono già  stati stanziati 1,5 miliardi di dollari per la resistenza agli incendi, incluso un supporto significativo per il fuoco sorvegliato e i roghi culturali.

“Il piano strategico della California per espandere l’uso del fuoco benefico compie un passo senza precedenti per affrontare le carenze dell’attuale politica e fronteggiare gli incendi. Il passaggio più significativo è il riconoscimento del ruolo delle tribù, delle organizzazioni e dei praticanti nativi americani nel rivitalizzare la tradizionale gestione del fuoco”, ha detto il professore Don Hankins dell’Università di Chico.

I popoli indigeni tutelano il clima

Nel 1911, il governo degli Stati Uniti mise fuori legge gli incendi nelle comunità native attraverso il cosiddetto Weeks Act. Tale decisione ha ulteriormente allontanato le comunità indigene dalle tradizioni, dopo che molte tribù erano state sfollate dalle loro terre. Da quell’anno, il servizio forestale degli Stati Uniti ha perseguito una politica di soppressione dei fuochi controllati, concentrandosi sull’estinzione degli incendi piuttosto che sulla loro gestione.

Ora, la politica fa un passo indietro e torna a chiedere aiuto agli indigeni per fermare i danni delle fiamme, aggravati dai cambiamenti climatici. Le popolazioni indigene, infatti, sono indicate come i custodi delle foreste: non è un caso che i tassi di deforestazione nelle zone dove vivono stabilmente delle tribù risultino più che dimezzati rispetto a quelli di altre foreste con simili caratteristiche ecologiche.

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Proteste dei nativi americani contro l’oleodotto Dakota access © Scott Olson/Getty Images

Facendo rivivere la pratica indigena del fuoco controllato, la Terra può finalmente “respirare e riportare le cose nell’ordine in cui sono state migliaia di anni. Gli americani e gli europei sono venuti nella Yosemite Valley parlando della bellezza della valle – ha spiegato Hankins –. Quando hanno visto i fuochi attivi che stavano mettendo in atto i nativi, si sono lamentati di dover spegnere gli incendi non rendendosi conto che questo posto era stato creato a causa di quegli incendi. La bellezza che vediamo oggi è il prodotto delle fiamme controllate”. Storicamente, i capi tribù e gli uomini più esperti insegnano ai giovani nativi come appiccare fiamme che non creino vasti incendi ma che rendano il terreno fertile e pronto a rifiorire.

Negli ultimi anni, un crescente numero di stati americani si è rivolto ai nativi per utilizzare le loro pratiche di combustione e ridurre al minimo l’impatto degli incendi. In Arizona, la tribù Apache si occupa di migliaia di ettari; anche i nativi americani dell’Oregon e del New Mexico effettuano fuochi controllati e il servizio forestale della Florida autorizza numerosi incendi supervisionati dai nativi ogni anno. Ora, i praticanti nativi americani diventano parte integrante della nuova task force anti-incendi della California grazie al loro patrimonio di conoscenze: sanno quando accendere un incendio e in quali condizioni, nonché per quanto tempo e con quale frequenza bruciare i detriti che potrebbero scatenare un incendio dannoso come quelli che nel 2021 hanno distrutto più di duemila sequioia.

I vigili del fuoco impareranno direttamente dai leader delle tribù come appiccare fiamme controllate in grado di diminuire l’impatto negativo dell’imminente stagione degli incendi.

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