Australia e Tuvalu confermano l’intenzione di adottare il primo trattato al mondo che concede asilo climatico. Ma c’è ancora un ostacolo da superare.
Lego, un altro mattoncino verso la sostenibilità
Lego ha avviato la produzione di mattoncini prodotti con una nuova plastica di origine vegetale ottenuta dalla canna da zucchero.
Da anni Lego, l’azienda danese produttrice di mattoncini assemblabili dal successo planetario, ha intrapreso un percorso per ridurre il proprio impatto ambientale e per rendere più sostenibili gli iconici omini gialli. Nel 2014 ha investito circa 140 milioni di euro nella ricerca, sviluppo e realizzazione di materie prime sostenibili, mentre nel 2017 ha raggiunto l’obiettivo di sostentarsi totalmente con energia rinnovabile fissato per il 2020. Ora Lego ha annunciato il lancio di una nuova gamma di elementi sostenibili realizzati con una nuova plastica di origine vegetale.
Mattoncini vegetali
Parliamo di elementi botanici quali foglie, cespugli e alberi, che saranno prodotti con la nuova plastica vegetale ottenuta dalla lavorazione della canna da zucchero certificata secondo gli standard di Bonsucro Chain of Custody. Il nuovo materiale, realizzato dal Lego Sustainable Materials Centre, centro ricerche dedicato allo sviluppo di materiali sostenibili, è un’alternativa dal basso impatto ambientale all’acrilonitrile-butadiene-stirene, la resina plastica abitualmente utilizzata.
La missione di Lego
“L’obiettivo del gruppo Lego è quello di avere un impatto positivo sul pianeta, e stiamo lavorando molto per sviluppare nuove materie sostenibili da utilizzare per la realizzazione di giochi per bambini – ha dichiarato Tim Brooks, vice presidente e responsabile della sostenibilità ambientale del gruppo Lego. – Siamo orgogliosi perché i primi elementi realizzati con materie plastiche ecosostenibili sono già in produzione e quest’anno saranno presenti nei set Lego. Si tratta di un primo grande cambiamento e passo avanti verso il nostro obiettivo: produrre mattoncini utilizzando materie sostenibili”.
Mattoncini green entro il 2030
Uno degli obiettivi di sostenibilità di Lego è di raggiungere, entro il 2030, il completo utilizzo di materiali sostenibili, sia per quanto riguarda gli imballaggi che per le materie prime. L’azienda danese fa parte del RE100, organizzazione nata con l’obiettivo di aiutare le aziende nella transizione verso le fonti di energia pulite e accelerare la trasformazione del mercato energetico globale verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Sono sempre i cari vecchi Lego
I mattoncini “vegetali” faranno dunque il loro esordio entro il 2018, inizialmente copriranno appena tra l’1 e il 2 per cento della quantità totale di pezzi prodotti da Lego, ma l’obiettivo del gruppo è di aumentarne gradualmente la produzione. I nuovi mattoncini, precisano dall’azienda danese, sono tecnicamente identici a quelli prodotti con la plastica convenzionale. “Bambini e genitori non noteranno alcuna differenza nella qualità o nell’aspetto dei nuovi elementi, perché il polietilene vegetale ha le stesse proprietà del polietilene convenzionale”, ha spiegato Tim Brooks.
Lego e Wwf per la sostenibilità
Il gruppo Lego ha inoltre aderito alla Bioplastic Feedstock Alliance (BFA), iniziativa del Wwf che riunisce grandi aziende per cercare alternative sostenibili ai prodotti a base di petrolio. “È essenziale che le aziende di ogni settore trovino il modo di reperire in modo responsabile i materiali necessari per i propri prodotti”, ha affermato Alix Grabowski, senior program officer del Wwf. Lego sembra ormai aver intrapreso la strada giusta per un futuro più sostenibile e senza petrolio, da costruire un mattoncino alla volta.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La siccità continua, sempre più vicino il “giorno zero” per Città del Messico. Ma nelle altre città la situazione non è migliore.
È la domanda che ci ponete più spesso. Abbiamo provato a dare alcune risposte e a dare delle buone ragioni per investire in brand etici.
Australia e Tuvalu confermano l’intenzione di adottare il primo trattato al mondo che concede asilo climatico. Ma c’è ancora un ostacolo da superare.
La siccità continua, sempre più vicino il “giorno zero” per Città del Messico. Ma nelle altre città la situazione non è migliore.
È la domanda che ci ponete più spesso. Abbiamo provato a dare alcune risposte e a dare delle buone ragioni per investire in brand etici.
In un mondo in cui 2 miliardi di persone non hanno accesso quotidiano ad acqua potabile, l’inquinamento idrico è una piaga da debellare: come si può fare?
Con l’arresto di due politici e un ex capo di polizia i giudici brasiliani muovono i primi passi per fare chiarezza sulla vicenda di Marielle Franco, accogliendo la richiesta di giustizia della società civile.
Caldo e assenza di neve stanno trasformando le gare di Coppa del mondo di sci. Che ora deve reinventarsi per evitare di essere consegnata agli archivi di storia dello sport.