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Nasce in America e arriverà sul mercato a fine 2018. La berlina Lucid Motors Air si candida a rivale della Tesla Model S grazie a una potenza monstre, a oltre 640 km d’autonomia e a batterie ad altissime prestazioni.
Correva il 2016 e in California debuttava una nuova, rivoluzionaria, vettura elettrica. Un’auto dal design aggressivo, con una potenza strabordante e un’autonomia da riferimento, superiore a 600 chilometri. Notizia ancor più eclatante, sebbene ci fossero tutti gli elementi per richiamare immediatamente alla mente il nome Tesla, non si trattava di una creazione di Elon Musk. La paternità dell’inedita berlina, denominata Air, era piuttosto ascrivibile al neonato brand Lucid Motors. Da allora, il costruttore americano ha percorso tanta strada, in tutti i sensi, e oggi si prepara a lanciare sul mercato una serie di nuovi veicoli a zero emissioni dalle caratteristiche tecniche decisamente interessanti.
Il debutto della Air è atteso entro la fine del 2018. Rivale designata della Tesla Model S, la berlina della Lucid Motors è caratterizzata da una doppia configurazione degli interni. A una plancia futuristica abbina infatti un classico divanetto o, in opzione, due sedili singoli stile lounge. Il vero elemento distintivo dell’auto non è però visibile; si tratta infatti della potenza, pari a ben 1.000 cv a fronte di un’eccezionale autonomia di 643 chilometri a ogni ricarica. Valori stratosferici, resi possibili dall’adozione di batterie da 130 kWh – contro i 100 kWh appannaggio della Model S P100D, top di gamma Tesla – realizzate dalla Samsung SDI, società controllata dal colosso sudcoreano dedita alla produzione di sistemi di stoccaggio dell’energia per il settore automotive e l’elettronica di consumo. Accumulatori che alimentano due motori elettrici, uno in corrispondenza di ciascun assale, così da disporre della trazione integrale a gestione elettronica, vale a dire priva di connessioni meccaniche.
La Lucid Motors Air scatta, in base a quanto dichiarato, da 0 a 100 km/h in 2,6 secondi e adotta un moderno sistema di guida autonoma forte di telecamere, laser Lidar e radar. Altrettanto evoluto il sistema multimediale che, analogamente ad alcuni modelli Ford della serie Vignale, ad esempio la Suv Edge, si fregia della cancellazione attiva dei rumori in abitacolo, sfruttando le onde sonore generate dall’impianto audio. Una raffinatezza cui si accompagna un sistema operativo proprietario, completo di app e comandi vocali. Oltre alla versione top di gamma con celle da 130 kWh, verrà proposta una variante meno performante, forte di accumulatori da 100 kWh, di 400 cv, della sola trazione posteriore e di 386 km di autonomia.
In attesa del debutto in veste definitiva, il prototipo “Alpha” della Air ha fatto registrare un risultato a dir poco strabiliante, ottenuto per verificare sul campo la funzionalità dei sistemi di bordo, arrivando a toccare la velocità massima di 378,9 km/h. Un record, dalle finalità puramente dimostrative, fatto registrare lungo il circuito del Transportation Research Center dell’Ohio, negli Stati Uniti, in condizioni non prettamente “stradali”, dato che la vettura era priva del limitatore elettronico della velocità ed era caratterizzata da speciali dotazioni di sicurezza (ad esempio il roll bar). Sicurezza che ha beneficiato, oltretutto, del sofisticato sistema di sospensioni pneumatiche gestite da un software in grado di modificare la riposta in compressione ed estensione in funzione delle condizioni dell’asfalto. Un tocco hi-tech non meno sorprendente dei dati dichiarati.
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Ad oggi, la Lucid Motors – precedentemente nota come Atieva – sta investendo su di un moderno stabilimento produttivo in Arizona. Una struttura da 700 milioni di dollari finanziata grazie al sostegno di diversi azionisti americani, giapponesi e cinesi, fra i quali il miliardario Jia Yueting, già proprietario dei brand LeEco, specialista in smartphone e device portatili d’ultima generazione, e Faraday Future, attivo nel settore automotive. La scelta dell’Arizona come sito produttivo, analogamente a quanto fatto da Tesla, è giunta dopo uno screening di decine di località statunitensi. In particolare, il sito di Casa Grande offre collegamenti strategici con ferrovie e porti ed è relativamente vicino alla sede californiana della startup. Molti componenti provengono dallo stato di Sonora, in Messico, dove si trovano diversi produttori, mentre il reperimento della forza lavoro è parzialmente affidato alla collaborazione con il Central Arizona College. L’obiettivo è quello di raggiungere un organico di duemila dipendenti.
Il target di produzione prevede 20mila vetture nel primo anno e circa 130mila unità a regime, mentre è atteso nel 2020 il lancio di un secondo modello elettrico, quasi certamente una Suv. All’orizzonte, dopo la partnership con la Samsung SDI, prossima a introdurre degli inediti accumulatori ad alta densità che promettono un’autonomia di 600 chilometri rigenerabile per l’80 per cento con solo venti minuti di connessione alla rete di ricarica, c’è un ulteriore accordo con lo specialista LG Chem. Una scelta analoga a quanto fatto dalla tedesca Audi per la propria (futura) sport utility a zero emissioni, a dimostrazione di come il progetto Lucid Motors stia crescendo rapidamente in qualità e concretezza.
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La versione d’accesso della Tesla Model S costa, in Italia, 93.500 euro, mentre la top di gamma P100D si attesta a quasi 160.000 euro. Ebbene, la nuova Lucid Motors Air nella configurazione con batterie da 130 kWh e 1.000 cv dovrebbe allinearsi alla rivale, mentre la variante entry level da 100 kWh vedrebbe il listino partire da circa 60.000 dollari, vale a dire poco meno di 51.000 euro. Disponibile da fine 2018 in Canada e negli Stati Uniti, successivamente anche in Europa, la berlina californiana è ordinabile versando una caparra di 25.000 dollari per la top di gamma, 2.500 dollari per la variante standard da 400 cv. Nella dotazione di serie sono inclusi l’hardware per la guida autonoma e gli aggiornamenti over-the-air (wireless mediante la rete internet), quattro schermi per il sistema d’infotainment (di cui tre touch), sedili regolabili elettricamente, cerchi in lega da 19 pollici e impianto audio a dieci speaker. La Tesla ha trovato pane (duro) per i propri denti?
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