L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Secondo una ricerca americana, il mango è un protettore del cuore e del sistema immunitario, antiossidante e anticancro. Oggi si coltiva anche in Italia.
Coltivato da oltre quattromila anni, il mango è considerato uno dei frutti più ricchi di principi nutritivi. Non è un caso, quindi, che sia il frutto esotico più consumato nel mondo, seguito dalla papaya. Originaria dell’India, la pianta di mango si coltiva principalmente in Brasile, Messico, Kenya, in alcuni paesi del Sud-est asiatico e in Australia. Negli ultimi anni, però, questo superfood è entrato anche nelle coltivazioni del bacino del Mediterraneo, soprattutto in Spagna e in Israele.
In Italia, da un decennio circa, si coltiva il mango in Sicilia, non più solo terra di agrumi. Ma le coltivazioni negli ultimi tempi si stanno diffondendo anche in Calabria e Puglia. La frutta esotica “made in Italy” può sembrare un paradosso ma, anche a causa dei cambiamenti climatici, sta diventando una realtà sempre più presente, oltre che un’opportunità per portare in tavola principia attivi benefici in modo sostenibile, evitando l’impatto ambientale provocato dai lunghi trasporti.
A celebrare le proprietà benefiche del mango è un approfondimento dell’American heart association che ha sottolineato come il frutto sia ricco di minerali e vitamine, soprattutto A e C, con proprietà benefiche per il cuore, la pelle, gli occhi, ma anche per il sistema digestivo e immunitario. Con oltre 20 minerali e vitamine, il mango è anche a basso contenuto di grassi. Un frutto intero apporta circa 207 calorie, mentre una tazza di mango a cubetti ne contiene 165 e può fornire quasi il 70 per cento della quota giornaliera raccomandata di vitamina C, utile per l’assorbimento del ferro, per fortificare il sistema immunitario e contrastare lo sviluppo dei radicali liberi. E c’è dell’altro.
“Il vantaggio principale del mango è essere una discreta fonte di vitamina A, di folati. È piuttosto ricco di fibra, benefica per la prevenzione del cancro al colon, delle malattie cardiache e del controllo del peso”, ha spiegato Maya Vadiveloo, esperta del dipartimento di nutrizione e scienze alimentari dell’Università del Rhode Island. Il mango sembra proprio essere un “supereroe della frutta”: protegge e sostiene il corpo in diversi modi, soprattutto se consumato intero e fresco, privo degli zuccheri aggiunti presenti nel prodotto confezionato. Ricco di antiossidanti, questo frutto, secondo le ricerche, è in grado di ritardare i danni da radicali liberi e proteggere dal cancro.
Infine, il contenuto di fibre, vitamine e potassio del frutto, ha sottolineato ancora l’esperta, aiuta anche a ridurre il rischio di malattie cardiache e proprio il potassio “favorisce il controllo della pressione sanguigna”. A questo si aggiunge che il mango è a basso contenuto di grassi e contenendo fibre favorisce il senso di sazietà. Per questo è un alimento perfetto per chi vuole perdere peso. Oltre ad essere consumato “al naturale”, in cucina può diventare l’ingrediente di gustose insalate o di salse adatte ad accompagnare e insaporire il pesce.
L’unico “neo” del frutto, spiega Vadiveloo, riguarda la presenza di urusciolo nella buccia, un olio che si trova in alcune piante della famiglia delle anacardiaceae e che può essere mal tollerato dalle persone predisposte. “Chi ha una sensibilità verso questa sostanza oleosa potrebbe comunque consumare il frutto indossando dei guanti per rimuovere la pelle oppure farla rimuovere da qualcun altro, sempre dopo aver consultato il medico”, ha spiegato l’esperta, segnalando questa ulteriore caratteristica del mango.
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