L’ambiziosa sfida di Microsoft: diventerà carbon negative

La società si è impegnata a raggiungere questo obiettivo, riducendo e compensando le proprie emissioni, entro il 2030.

Se Donald Trump ha ufficializzato il ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima, siglato nel 2015 alla Cop 21, molte aziende statunitensi si sono invece impegnate a ridurre il proprio impatto ambientale e a raggiungere importanti obiettivi climatici. A queste si è aggiunta Microsoft, che ha recentemente annunciato il suo ambizioso obiettivo: diventare carbon negative entro il 2030.

 

Microsoft vuole rimuovere la CO2 dall’atmosfera

Il gigante dell’informatica non si limiterà dunque a ridurre le proprie emissioni, ma mira a rimuovere dall’atmosfera più CO2 di quanta ne emette. La definizione “carbon negative” indica infatti un processo che prevede una rimozione permanente di CO2 dall’ecosistema. Non solo, Microsft ha alzato ulteriormente l’asticella impegnandosi a rimuovere, entro il 2050, tutta la CO2 che l’azienda ha emesso dalla sua fondazione, nel 1975.

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“La CO2 nella nostra atmosfera ha creato una coltre di gas che intrappola il calore e sta alterando il clima – si legge sul blog di Microsoft -. La temperatura del pianeta è già aumentata di un grado centigrado. Se non freniamo le emissioni e le temperature continuano a salire, la scienza ci dice che gli effetti saranno catastrofici. Dobbiamo raggiungere le emissioni nette zero, questo richiederà un approccio aggressivo, nuove tecnologie che non esistono ancora e politiche pubbliche innovative. È un obiettivo ambizioso, persino audace, ma la scienza non ha dubbi: è un obiettivo di fondamentale importanza per ogni persona sul pianeta e per le generazioni future”.

Come Microsoft rimuoverà la CO2

“Essere carbon neutral non è più sufficiente per soddisfare le esigenze del mondo”, ha affermato il presidente di Microsoft, Brad Smith. Per raggiungere il suo obiettivo e diventare carbon negative, Microsoft ha elaborato una strategia che prevede diverse iniziative. Tra queste ci sono il rimboschimento, lo stoccaggio del carbonio e l’assistenza a fornitori e clienti per aiutarli a ridurre le loro impronte ecologiche. La società ha inoltre dichiarato che queste iniziative saranno in parte finanziate grazie all’ampliamento della tassa sul carbonio interna, in vigore dal 2012, legata alle emissioni dirette, come quelle generate dai viaggi aerei.

Punto vendita Microsoft in Australia
Microsoft ha annunciato che, entro il 2025, utilizzerà energia al 100 per cento proveniente da fonti rinnovabili e che la sua flotta di veicoli sarà completamente elettrica entro il 2030 © Christopher Pearce/Getty Images

Un fondo per l’innovazione climatica

La strategia di Microsoft prevede la creazione di un fondo per l’innovazione climatica, che nei prossimi quattro anni investirà un miliardo di dollari per accelerare lo sviluppo delle tecnologie di rimozione del carbonio.

La società fondata da Bill Gates si è anche impegnata a utilizzare la propria visibilità per influenzare positivamente le politiche climatiche e accelerare la transizione verso un’economia più sostenibile. “Lo strumento più potente che un’azienda ha a disposizione per combattere i cambiamenti climatici è la sua influenza politica – ha affermato Elizabeth V. Sturcken dell’Environmental defense fund – e non vediamo l’ora che Microsoft la utilizzi”.

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