Il settore automotive sta vivendo una trasformazione epocale. Passare all’elettrico non basta, serve ripensare l’intera filiera, le competenze e le tecnologie. A dirlo i dati della ricerca condotta dal Politecnico di Milano per Geely Italia.
Autostrade, Eni e Cdp siglano una partnership per la mobilità sostenibile. Si punta su elettrico, idrogeno, biocarburanti ed energia rinnovabile.
L’obiettivo, decisamente ambizioso, è quello di decarbonizzare la rete autostradale italiana. Attraverso lo sviluppo di nuovi vettori energetici, l’installazione di punti di ricarica per le vetture elettriche e la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile. Autostrade per l’Italia, Eni e Cassa depositi e prestiti uniscono le forze nel segno della mobilità sostenibile: la partnership siglata nei giorni scorsi punta allo sviluppo di iniziative congiunte per favorire la circolazione di mezzi a ridotto impatto ambientale, la nascita di comunità energetiche e l’avvio di progetti di economia circolare.
La collaborazione abbraccia lo sviluppo dei nuovi vettori energetici per le auto come per i mezzi pesanti, a cominciare dai biocarburanti da materie prime sostenibili, idrogeno, biometano e punti di ricarica per le vetture elettriche. Le aree per il rifornimento accoglieranno sempre più colonnine per la ricarica, mentre i biocarburanti Eni saranno disponibili anche in purezza già dal prossimo mese di gennaio. Transizione energetica ed economia circolare sono due dei dieci campi di intervento che Cassa depositi e prestiti ha individuato nel piano strategico 2022-2024 come prioritari. “La nostra volontà – ha spiegato l’Amministratore delegato e direttore Generale di Cdp, Dario Scannapieco – è quella di sostenere interventi e progetti, anche in partnership con operatori industriali qualificati, volti a contrastare il cambiamento climatico e a favorire lo sviluppo sostenibile, garantendo al contempo un significativo impatto socio-economico per il paese”.
Oltre ai carburanti green, l’intesa riguarda anche la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile tramite l’installazione di parchi fotovoltaici nelle aree di Autostrade per l’Italia o in prossimità della rete autostradale. “In un contesto che vede la sostenibilità come assoluta e non più rimandabile priorità – è il pensiero di Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia – è un dato di fatto che la rete autostradale e il trasporto su gomma continuino ad essere un fattore imprescindibile di sviluppo, volano per l’economia nazionale. Quest’alleanza potrà fare la differenza nel segno di una mobilità sempre più green, guardando al futuro delle nuove generazioni, nel giusto equilibrio tra rispetto dell’ambiente e crescita del paese”. A proposito di futuro, nelle aree in cui verranno realizzati impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sarà possibile costituire delle comunità energetiche, per favorire iniziative di autoconsumo collettivo.
Per Giuseppe Ricci, direttore Energy evolution di Eni, “un percorso efficace di transizione energetica necessita non solo di una visione a lungo termine e di nuove tecnologie, ma anche di un lavoro di squadra con i grandi player italiani. Abbiamo messo a fattor comune diverse soluzioni per decarbonizzare i trasporti sulle lunghe distanze, anche per i mezzi pesanti”. Anche l’economia circolare rientra nella partnership, con la definizione di programmi per lo sviluppo di prodotti sostenibili per il miglioramento della pavimentazione delle autostrade. Ci si concentrerà sugli pneumatici usati che, una volta raccolti, possono essere trasformati in prodotti chimici ed energetici sostenibili, a partire proprio dal manto stradale.
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