Alla Reggia di Venaria, dove si è svolto il G7, non è stata invitata la società civile. Che ha protestato nelle piazze. Ecco cosa hanno chiesto.
Dark sky sanctuary, i santuari del cielo notturno per preservare l’osservazione degli astri
In giro per il mondo aumentano i luoghi noti come dark sky sanctuary, creati per proteggere il cielo notturno dall’inquinamento luminoso.
Il cielo notturno da millenni stimola l’immaginazione umana: osservando le stelle e la profondità dello spazio, migliaia di inventori hanno rivoluzionato la storia. Ma il cielo che oggi abbiamo sopra le nostre teste è ben diverso da quello di una volta, in particolar modo di notte quando le luci artificiali si accendono a dismisura. Preservare la purezza del cielo notturno è diventata perciò una missione per alcuni studiosi che stanno creando nel mondo delle zone protette dove non c’è inquinamento luminoso. Si tratta di luoghi noti singolarmente come “dark sky sanctuary”, i santuari del cielo notturno.
Leggi anche:
- La notte è sempre meno buia: l’inquinamento luminoso aumenta ogni anno
- La Via Lattea vista dalla Sardegna è un’emozione che lascia senza fiato
- L’Universo in musica: 10 canzoni ispirate allo spazio infinito e ai suoi pianeti
Cosa si intende per dark sky sanctuary
“Un dark sky sanctuary è una terra pubblica o privata che ha una qualità eccezionale o distinta di notti stellate e un ambiente notturno che è protetto per il suo valore scientifico, naturale o educativo, il suo patrimonio culturale e l’apprezzamento pubblico”: così riporta il sito ufficiale della International dark sky association (Ida), l’organizzazione nata in America che negli ultimi anni ha creato dodici santuari del cielo notturno in giro per il mondo.
In Europa per ora non ce ne sono, ma in Germania, Francia e Galles esistono comunque alcuni luoghi noti come “dark sky park”, “community” o “reserve” dove la visuale del cielo notturno non è pura come nei santuari, ma ugualmente straordinaria e meno inquinata da luci artificiali. L’associazione Ida infatti pone diverse regole da rispettare (che seguono i valori della scala di Bortle) affinché una location ottenga lo status di dark sky sanctuary e, anche se non si tratta di vincoli legali, chi intende costruire in questi luoghi deve seguire indicazioni precise sulla quantità di luci artificiali compatibili.
At the Massacre Rim Dark Sky Sanctuary, the Milky Way galaxy shines bright enough at night to cast shadows.
The remote corner of Nevada is one of the darkest places in the world. https://t.co/IIMUTXvINm pic.twitter.com/IrH8mRMrcb
— Morning Edition (@MorningEdition) August 2, 2019
Un nuovo dark sky sanctuary in Nevada
È soprattutto negli Stati Uniti che i santuari del cielo notturno proliferano. Di recente un nuovo dark sky sanctuary è stato istituito in Nevada nella regione nota come Massacre rim. “È un’immensa area di oscurità. Il santuario è solo una piccola parte di quella zona. Penso che sia importante riconoscere questa straordinaria risorsa e promuovere l’opportunità di godere davvero del cielo notturno naturale”, ha detto una portavoce di Ida. “Il Massacre rim si distingue perché è lontano da tutte le principali aree popolate, riducendo l’inquinamento luminoso al minimo”. La lotta a questo tipo di interferenza in natura non crea solo un dono per gli occhi, ma fa risparmiare sui costi energetici e protegge le specie di uccelli e pipistrelli che possono essere disorientate dall’eccessiva luce artificiale. Difendere la visione delle stelle è quindi oggi un compito necessario, soprattutto dato l’aumento di aree urbane in tutto il mondo. La speranza è che i dark sky sanctuary crescano di numero negli anni a venire.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il progetto Bugie! di Jaguar Land Rover Italia e LifeGate, parte del programma E-ducation 3.0, ha fatto tappa al Villaggio per la Terra di Villa Borghese.
Nella capitale della Colombia, città tra le più piovose al mondo, bacini idrici quasi a secco a causa di El Niño: il sindaco corre ai ripari.
È in corso il G7 clima, energia e ambiente a Torino. Tra promesse da parte dei governi, richieste della società civile e contestazioni in piazza. Segui gli aggiornamenti in tempo reale.
Con un accordo unico nel suo genere, raggiunto fuori dalle aule dei tribunali, il Canada riconosce agli aborigeni la sovranità delle isole Haida Gwaii.
Sabato 20 aprile Torino ha celebrato la Giornata della Terra. A raccontare l’evento sono gli studenti di NextJournalist, il progetto LifeGate rivolto ai giornalisti del futuro.
La centrale termoelettrica di Monfalcone sarà smantellata. Ma Legambiente critica il progetto di riconversione: “È in linea con la tradizione fossile”.
L’amministrazione americana sceglie di proteggere l’Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.