
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’associazione ambientalista ha lanciato una campagna di adozioni a distanza che permette di adottare diciassette specie di animali a rischio di estinzione.
Ogni giorno milioni di animali in tutto il mondo devono affrontare enormi sfide per far fronte alle minacce dirette e indirette dell’uomo, caccia e pesca, commercio internazionale di specie protette, perdita dell’habitat e inquinamento. I crimini contro la fauna selvatica generano un enorme giro di affari per un valore annuo che va dagli otto ai dieci miliardi di dollari.
In molti paesi la lotta al bracconaggio e al traffico di animali si è acuita ma troppo spesso ancora le leggi non vengono applicate e ancora molte persone ignorano l’entità del problema mantenendo costante la domanda di specie protette e minacciate. Secondo i dati del Wwf ogni 15 minuti un elefante viene abbattuto per il suo avorio, cento milioni di squali vengono uccisi ogni anno per le loro pinne, in natura sopravvivono meno di 4mila tigri, decimate dalla caccia per ossa e pellicce e se non si prendono provvedimenti entro il 2050 la popolazione di orsi polari si ridurrà di due terzi.
Proteggere l’ambiente e la biodiversità è compito dei governi e delle istituzioni, eppure anche noi possiamo fare qualcosa di concreto in favore degli animali. Ad esempio adottare un animale in via d’estinzione, grazie al Wwf.
L’associazione ambientalista ha lanciato una campagna di adozioni a distanza, “Adozioni Wwf, adotta una specie in pericolo”, che offre la possibilità di adottare diciassette specie di animali a rischio di estinzione. Si può scegliere tra gli animali tipici della nostra fauna minacciata, come il lupo, l’orso bruno, il delfino o la tartaruga marina, oppure tra specie più esotiche ma altrettanto bisognose di protezione, come la tigre, l’elefante, l’orango, il panda, il ghepardo, l’orso polare, il giaguaro, il leone, il pinguino, la foca, la pantera, il tucano o il pappagallo.
L’adozione, con costi davvero accessibili, può avvenire secondo tre modalità permettendo di scegliere tra Kit digitale, Kit semplice e Kit peluche. La prima opzione è possibile grazie ad un’applicazione da poter scaricare direttamente sul proprio smartphone ed essendo completamente digitale permette di azzerare qualsiasi impatto ambientale. Il Kit semplice include invece la scheda della specie adottata, il certificato di adozione e la lettera di Fulco Pratesi, fondatore del Wwf Italia, mentre il Kit peluche, che conquisterà sicuramente i bambini, al certificato e alla lettera aggiunge un peluche che rappresenta la specie che si è andati a salvaguardare, realizzato senza materiali tossici e certificato Oeko-tex.
I soldi delle adozioni saranno destinati alla protezione della specie scelta e contribuiranno a creare corridoi ecologici, centri di recupero per la fauna selvatica e a contrastare il bracconaggio e il contrabbando.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.
Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.