
Croccanti all’esterno e morbidi dentro, i biscotti con le noci sono perfetti in qualsiasi momento della giornata. E possono essere regalati in qualche occasione speciale.
La pesca è un frutto dolce, profumato, dietetico. Da gustare al punto giusto di maturazione e da preferire biologica, per fare il pieno di bellezza.
Forse più degli altri frutti, la pesca, ricchissima di essenze aromatiche, ha sofferto di un impoverimento del gusto dovuto alle forzature delle tecniche agricole moderne. Cercando nei mercati e nei banchetti, però, si possono ancora incontrare pesche deliziose e profumatissime.
A polpa gialla o bianca, si dicono spiccagnole se la polpa si stacca facilmente dal nocciolo e duracine se la polpa, invece, si stacca a fatica. Le pesche noci hanno la buccia liscia, lucida e glabra; le vellutate hanno la buccia che, appunto, ricorda il velluto. Nelle pesche il colore esterno non è indicativo del grado di maturazione, conta di più la consistenza: all’acquisto è meglio sceglierle sode ma non dure, e senza parti molli. In ogni caso le pesche acerbe maturano in due-tre giorni a temperatura ambiente, mentre è essenziale conservare in frigo quelle già mature.
Priva di grassi e povera di zuccheri, la pesca è dotata di vitamina A, sali minerali e fibre. Il suo consumo è consigliato a chi soffre di malattie del fegato e per contrastare la stitichezza.
Un’autorevole ricerca sul potere antiossidante delle pesche ha evidenziato che quelle coltivate con tecniche biologiche “presentano sia il contenuto in acidi fenolici liberi che la capacità antiossidante maggiori rispetto a quelle da colture convenzionali, e non subiscono variazione significative di questi due indici durante la conservazione”.
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