
Le emissioni di CO2 in Europa sono scese del 24% dal 1990
Fonti rinnovabili, risparmio energetico e crisi economica hanno consentito di tagliare le emissioni di CO2 di quasi un quarto rispetto ai valori del 1990.
Fonti rinnovabili, risparmio energetico e crisi economica hanno consentito di tagliare le emissioni di CO2 di quasi un quarto rispetto ai valori del 1990.
La “carbon neutrality” verrà raggiunta in Norvegia entro il 2030, ovvero venti anni prima rispetto a quanto previsto inizialmente.
A dirlo è l’osservatorio Autopromotec che ha calcolato una media di emissioni nel 2015 di 115,1 gCO2/km. Un valore che si deve alla bassa cilindrata delle auto acquistate, ma anche al diffondersi di vetture sostenibili.
Uno studio dell’Agenzia francese per l’ambiente ha quantificato il valore della CO2 dispersa inutilmente ogni anno per produrre cibo che viene buttato.
La casa automobilistica statunitense ha messo a punto un sistema per ottenere materiali plastici sostenibili dall’anidride carbonica.
Uno studio canadese spiega che se il mondo consumasse tutte le riserve note di gas, petrolio e carbone, la temperatura media schizzerebbe alle stelle.
Continua l’aumento delle temperature medie globali. Il 2016 sarà l’anno più caldo, mentre cresce la concentrazione della CO2, ormai sopra le 400 ppm.
Stati Uniti e Unione europea negoziano segretamente per raggiungere un accordo di libero scambio che potrebbe minacciare la salute pubblica e l’ambiente. Si chiama Ttip.
I dati resi noti dall’Ispra parlano di un aumento del 2 per cento rispetto all’anno precedente. Metà di queste provengono dai settori della produzione di energia e dei trasporti.
Uno studio svedese quantifica i risparmi, con esattezza, della compravendita dell’usato su Subito.it e su altre piattaforme online. Perché se è ovvio che scambiarsi cose di seconda mano fa bene non solo al portafoglio, ma anche all’ambiente, finora i risparmi ecologici non erano ancora stati ben calcolati.