
La guerra non ferma il business. Shell continua a comprare petrolio russo
La compagnia anglo-olandese Shell continua ad acquistare petrolio dalla Russia. Una decisione controversa e criticata aspramente.
La compagnia anglo-olandese Shell continua ad acquistare petrolio dalla Russia. Una decisione controversa e criticata aspramente.
Il più alto grado della giustizia statunitense dà ragione alle tribù che si oppongono all’oleodotto Dakota access. L’impatto ambientale è troppo alto.
Non c’è coerenza tra le promesse ambientali e le azioni delle principali compagnie petrolifere. È quanto sostiene uno studio pubblicato da Plos one.
Un grave incidente ha colpito un oleodotto in Ecuador. Il petrolio ha già contaminato parte della foresta e un importante fiume della zona.
Il guasto di un oleodotto ha riversato 50mila litri di petrolio nelle acque della Thailandia. Centinaia di persone sono al lavoro per limitare i danni.
Gli animali potrebbero essersi salvati dall’eruzione del vulcano di Tonga, ma stanno soffrendo le drammatiche conseguenze di uno sversamento di petrolio.
Le compagnie petrolifere avrebbero ignorato più volte il sistema di allarme dell’oleodotto, mentre il greggio si riversava nell’oceano.
La compagnia petrolifera Shell è pronta a generare forti onde sismiche al largo del Sudafrica, nel bel mezzo della stagione riproduttiva delle balene.
Pochi giorni dopo la fine della Cop26 l’amministrazione Biden ha assunto decisioni contraddittorie sulle licenze per estrarre petrolio e gas naturale.
Ci sono Italia, Stati Uniti, e Canada tra i venti Stati che hanno promesso di porre fine agli investimenti esteri nei combustibili fossili entro il 2022.