Deforestazione importata, Bruxelles pronta a rinviare il regolamento
Approvato quasi due anni fa, il regolamento sulla forestazione importata dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre. Ma in tanti chiedono una revisione.
La deforestazione è la distruzione (o la netta riduzione) di boschi e foreste dovuta soprattutto alle attività umane. L’area del mondo più colpita dalla deforestazione, stando ai dati del Global forest watch 2021, è innanzitutto l’Amazzonia brasiliana, seguita dalla Repubblica Democratica del Congo e dalla Bolivia. Le cause della deforestazione variano a seconda delle aree coinvolte: in Amazzonia la foresta viene distrutta soprattutto per fare spazio agli allevamenti intensivi di bestiame e alle piantagioni colture destinate soprattutto ai mangimi degli animali, in primis la soia. Ne deriva che anche noi, con i nostri consumi, spesso ne siamo complici pur senza esserne pienamente consapevoli. In Indonesia e Malesia, invece, la foresta tropicale a lungo è stata a lungo distrutta per fare spazio alle piantagioni di palme da olio: la moratoria adottata dal governo ha nettamente migliorato la situazione, fermando l’espansione agroindustriale e facendo crollare il tasso di deforestazione. Altre industrie che contribuiscono alla deforestazione sono quella mineraria e del legname. Le conseguenze della deforestazione sono gravi, vaste e articolate. Venendo a mancare il serbatoio naturale di CO2 rappresentato dagli alberi, le concentrazioni di gas serra in atmosfera aumentano contribuendo così al riscaldamento globale. Abbattere le foreste significa anche distruggere l’habitat naturale delle specie animali e vegetali autoctone, minacciando la biodiversità, e rendere il territorio più vulnerabile al dissesto idrogeologico. Le foreste hanno infine un forte valore identitario e culturale, soprattutto per i popoli indigeni che ne sono custodi. LifeGate.it segue da vicino il tema della deforestazione in Amazzonia e altre zone del pianeta, dando spazio agli studi più autorevoli e alle possibili soluzioni.
Approvato quasi due anni fa, il regolamento sulla forestazione importata dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre. Ma in tanti chiedono una revisione.
Il governo e un gruppo di aziende private punta a radere al suolo un’area di foresta in Indonesia grande quanto 112 volte la superficie di Washington.
La siccità ha messo in crisi il trasporto fluviale in Brasile e il presidente Lula ha deciso di completare una vecchia autostrada in disuso nella foresta amazzonica. Insorgono gli ambientalisti.
C’è una ragione in più per tutelare le foreste africane: i primi dati raccolti in modo sistematico dimostrano il loro ruolo cruciale nel ciclo del carbonio.
Con la deviazione dei flussi commerciali russi dall’Europa verso la Cina, Mosca ha la necessità di potenziare le linee ferroviarie vicino al lago Bajkal. Così, dà il via libera alla deforestazione. Sul grande lago incombe anche la minaccia del turismo di massa.
Grazie a un incredibile progetto sarà ripristinata la foresta pluviale temperata in Galles, riportando la natura del passato celtico.
L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
I koala e altri animali australiani sono minacciati dalla deforestazione che fa spazio ai pascoli di bovini. Greenpeace chiede a McDonald’s di rendere trasparente la filiera della carne e influenzare le pratiche del settore.
Il documentario di Camilo de Castro Belli e Brad Allgood fa luce sul collegamento tra allevamenti di bestiame, sviluppo economico e sociale e attività illegali.
I dati satellitari diffusi dal Brasile sull’Amazzonia indicano che nel primo semestre dell’anno sono stati registrati quasi 13.500 incendi.