Gli impegni sul clima dei governi sono ancora insufficienti
A 5 anni dall’approvazione dell’Accordo di Parigi, 80 nazioni si sono riunite per un vertice sul clima. Ma gli impegni avanzati ancora non bastano.
A 5 anni dall’approvazione dell’Accordo di Parigi, 80 nazioni si sono riunite per un vertice sul clima. Ma gli impegni avanzati ancora non bastano.
Tra il 2000 e il 2018, oltre 513mila chilometri quadrati di foresta amazzonica sono stati sacrificati per fare spazio a strade, miniere, pascoli.
A cinque anni dalla firma dell’Accordo di Parigi sul clima, secondo Greta Thunberg c’è ancora molto da fare. Ma “la speranza viene dalle persone”.
Tra i vincitori del Goldman environmental prize 2020, Chibeze Ezekiel ha portato nuova consapevolezza nel paese, guidando le nuove generazioni verso un futuro sostenibile e alimentato da rinnovabili.
Sono passati cinque anni dall’approvazione dell’Accordo di Parigi. Il bilancio dell’azione climatica da parte dei governi è fatto di luci e ombre.
L’orsa JJ4 è libera e non ci sono più ordini di cattura nei suoi confronti. Può andare in letargo seguendo i ritmi naturali della sua specie.
Nel 2020 il coronavirus ha fatto calare del 7 per cento le emissioni, ma questo avrà un impatto marginale sul riscaldamento globale. Per invertire la rotta serve la volontà politica.
Il Green Deal europeo ci aiuterà a ricostruire un rapporto più equilibrato tra attività umane e risorse naturali. Un obiettivo necessario, ora più che mai.
Federico Brocchieri, protagonista italiano delle conferenze sul clima, ci parla del suo libro che esce a cinque anni dalla firma dell’Accordo di Parigi.
Le fasce temperate e polari del Pianeta stanno sperimentando temperature estreme. A novembre, ad esempio, l’Australia ha toccato i 47 gradi.