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Ogni anno alla finanziaria del governo di contrappone una contromanovra alternativa. Per dimostrare che l’Italia può crescere tutelando l’ambiente, la pace e i diritti.
Alla fine del 2017 il governo ha approvato una manovra finanziaria, leggera, di fine legislatura da 20,4 miliardi di euro. Come ogni anno, la campagna Sbilanciamoci! (che comprende 47 organizzazioni, tra cui Actionaid, Antigone, Emergency, Mani Tese e Wwf) ne propone una alternativa, che spiega come usare i soldi pubblici per i diritti, la pace, l’ambiente, e tutto questo chiudendo a saldo zero. La Contromanovra 2018 vale 44,2 miliardi di euro ed è articolata in 111 proposte, orientate su sette obiettivi principali.
Leggi anche: Tutte le proposte della finanziaria alternativa di Sbilanciamoci!
Le proposte della contromanovra portano nelle casse dello Stato 25,8 miliardi, da impiegare per impedire lo scatto dell’Iva e per allargare la platea di destinatari del reddito di inclusione. Ma come? Tra le altre cose, con due nuovi scaglioni di reddito, l’assoggettamento all’Irpef delle rendite finanziarie e un’imposta progressiva sul patrimonio finanziario, misure che incidono sui grandi patrimoni “salvando” i ceti medio-bassi. Con una tassa sulle transazioni finanziarie coraggiosa, l’aumento della tassazione sui beni di lusso, una digital tax per contrastare l’elusione fiscale delle grandi multinazionali, nuove misure di contrasto all’evasione fiscale.
L’Italia si è finalmente incamminata sulla via della ripresa economica, ma secondo Sbilanciamoci! è una ripresa ancora timida e lenta, con un tasso di disoccupazione superiore alla media europea, 1,7 milioni di famiglie in condizioni di povertà e una parte della capacità produttiva andata perduta con la crisi del 2008. Per riprendere la rotta, le associazioni propongono di indirizzare il sostegno pubblico verso tre aree: welfare, innovazione tecnologica e servizi verdi. Parallelamente, allargando a 1,7 milioni di famiglie il reddito di inclusione (attualmente ne beneficiano 500mila famiglie).
La Contromanovra propone di investire ben 5,3 miliardi di euro in cultura, istruzione e ricerca. Una cifra da distribuire tra edilizia scolastica, diritto allo studio, miglioramento dell’offerta formativa, assunzione di 20mila ricercatori universitari a tempo determinato e così via.
Nuove entrate per 3,5 miliardi di euro e uscite per 2,9 miliardi: sono queste le cifre della controfinanziaria sull’ambiente. Tra le altre cose, propone di aggiornare i canoni per la concessione per le estrazioni di gas e petrolio; di incentivare gli impianti fotovoltaici con accumulo; di collegare il sistema di tassazione dei veicoli alle loro emissioni di gas serra; di demolire le opere abusive.
Alle grandi opere come la Tav e il Mose, Sbilanciamoci! preferisce le piccole e medie opere di manutenzione e adeguamento delle infrastrutture esistenti: reti ferroviarie regionali, tramvie e metropolitane. E poi, stanzia risorse per il rischio idrogeologico e l’emergenza sismica, la Strategia nazionale della biodiversità, i parchi danneggiati dai terremoti del 2016, il Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile.
5,6 miliardi di stanziamenti per il welfare, 7,5 miliardi di entrate. Basta con l’austerity e via libera agli investimenti per gli asili nido, i centri antiviolenza, le misure alternative alla detenzione. Con i 3,8 miliardi di euro derivanti dalla legalizzazione (e tassazione) della vendita di cannabis e l’aumento della tassazione sui giochi d’azzardo si potrebbe abolire il superticket e finanziare interventi strutturali per le persone disabili e le loro famiglie. La controfinanziaria prevede anche di rivedere drasticamente le politiche per l’immigrazione e l’asilo.
Tagliando le spese militari lo Stato potrebbe risparmiare più di 5 miliardi di euro, da reinvestire per le politiche di pace e cooperazione internazionale e per il servizio civile. E resterebbero da parte 3,6 miliardi di euro, da sfruttare per finanziare un piano per l’occupazione e la ricerca, l’assunzione di dipendenti pubblici nel settore hi-tech e della conoscenza, l’economia solidale e la riconversione ecologica delle imprese.
Leggi anche: La Controfinanziaria 2017
La contromanovra propone di investire 44,7 milioni di euro nel sostegno delle esperienze di economia solidale e trasformativa: dall’agricoltura biologica ai gruppi d’acquisto solidale, dal commercio equo agli orti urbani, passando per il turismo responsabile, la finanza sostenibile e non solo.
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