
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
L’obiettivo dello strumento è aiutare le istituzioni finanziarie a comprendere e valutare la loro dipendenza dal capitale naturale e, di conseguenza, ridurre la pressione sull’ambiente.
I cambiamenti climatici, oltre a minacciare la nostra specie e il pianeta così come lo conosciamo, rappresentano indubbiamente un rischio finanziario. Banche, investitori e compagnie assicurative lo hanno capito e si stanno adeguando per proteggersi, la Banca mondiale, ad esempio, ha deciso di destinare il 28 per cento dei suoi investimenti a progetti riguardanti lo sviluppo sostenibile. Nonostante le prove schiaccianti, molti grandi investitori continuano tuttavia ad ignorare i rischi derivanti dai mutamenti del clima. Per aiutare le istituzioni finanziarie a comprendere e valutare la loro totale dipendenza dal capitale naturale, ovvero aria pulita, oceani, ecosistemi e minerali, è stata creata un’apposita guida.
La guida Connecting finance and natural capital: a supplement to the natural capital protocol, realizzata da Natural capital finance alliance, Natural capital coalition e Vbdo, mira ad evidenziare la dipendenza delle istituzioni finanziarie dal cosiddetto capitale naturale e dai servizi ecosistemici offerti, ad esempio, da foreste e insetti impollinatori, e gli effetti che l’interruzione di tali servizi avrebbe sui loro portafogli.
Leggi anche: Le compagnie assicurative in prima linea contro i cambiamenti climatici
L’obiettivo della guida, presentata a Londra lo scorso 12 ottobre, è dunque quello di offrire una visione più olistica consentendo alle istituzioni finanziarie di comprendere effettivamente le conseguenze negative dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e, di conseguenza, di ridurre il proprio impatto ambientale. Costituisce uno strumento per ottenere informazioni attendibili che possono essere utilizzate, ad esempio, per valutare rischi operativi, di mercato, reputazionali e sociali, ma anche per comprendere le opportunità offerte dai mercati in evoluzione.
[vimeo url=”https://vimeo.com/266069470″]Video Cano Cristales[/vimeo]
Il rapporto dell’Ippc sul clima pubblicato lo scorso 8 ottobre, ha evidenziato, se ce ne fosse ancora bisogno, l’assoluta urgenza di ridurre drasticamente l’utilizzo di combustibili fossili e attuare una rapida transizione verso modelli economici basati sulle fonti di energia rinnovabili. “L’ultimo rapporto dell’Ipcc ha dipinto un quadro allarmante – ha dichiarato Niki Mardas, membro di Natural capital finance alliance. – Se l’aumento della temperatura superasse i due gradi centigradi potrebbero esserci conseguenze irreversibili per le barriere coralline, gli insetti, la flora e gli ecosistemi marini, oltre all’aumento di incendi e di eventi meteorologici estremi”.
Businesses need nature to continue operating, which is why financial institutions must have the information that helps them make the best decisions that will protect it and their investments. https://t.co/O5ZZdAn4Uo pic.twitter.com/hiqDWxqm07
— NatCapFinance (@NatCapFinance) 12 ottobre 2018
Nonostante le gravi alterazioni ambientali in atto, secondo il rapporto dell’Ippc siamo ancora in tempo per invertire questa tendenza, è necessario però un taglio delle emissioni del 40 per cento entro il 2030. In questo senso il contributo delle istituzioni finanziarie è fondamentale. “Molte industrie devono cambiare i propri modelli di business e ripensare il loro rapporto con il capitale naturale – ha concluso Mardas – la guida aiuterà gli istituti finanziari a iniziare il percorso di misurazione e valutazione dei rischi e delle opportunità legate ad esso”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.
Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Passi avanti per il Trattato sull’alto mare, stallo sulle estrazioni minerarie, tentativi di riprendere i negoziati sulla plastica: il bilancio della Conferenza Onu sugli oceani (Unoc3) che si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno.