
Sbarca sul mercato europeo il filetto di salmone vegano stampato in 3D: uguale nell’aspetto e nella consistenza al prodotto tradizionale, è realizzato con le proteine dei funghi.
Pianta erbacea annuale, l’hordeum vulgare -l’orzo- è stato il primo cereale ad avere una larga diffusione nelle civiltà. Ecco come gustarselo al meglio!
L’orzo una pianta molto resistente, sia al calore che alla siccità. Questo cereale viene coltivato anche nei paesi nordici, come la Svezia, fino a 70 gradi di latitudine al di là del circolo polare e sulle Alpi, fino ad un’altezza di 1800 metri. Per maturare infatti non necessita di una grande quantità di sole.
È facilmente digeribile, ha una blanda azione sedativa grazie alla presenza di piccole quantità di silicio e di un alcaloide, l’ordeina, che lo rende attivo nel combattere alcune forme di dissenteria e le febbri tifoidi.
Negli ultimi anni, si è diffuso l’uso dei fiocchi, vale a dire dei semi del cereale, generalmente interi, schiacciati e sottoposti ad un processo di riscaldamento. Si consumano per lo più nel latte o nelle minestre, dopo averli lasciati per un breve periodo in ammollo.
Viene utilizzato per la preparazione della birra e di altre bevande alcoliche grazie al malto, base della fermentazione alcolica di queste bevande, che si ottiene dalla germinazione e dalla tostatura e macinazione dei chicchi.
Leggi anche: L’orzo aiuta il cuore a ripararsi
È il cereale più adatto ai climi caldi e la tradizione popolare lo ha sempre saputo: le minestre con questo cereale sono rinfrescanti, migliorano il tono dell’umore, favoriscono l’attività psicofisica e facilitano la concentrazione.
Per l’alimentazione viene utilizzato per lo più quello duro (tetrastico ed esastico), più ricco di proteine. Quello tenero, che ha più amido e meno proteine, viene utilizzato nell’industria della birra e del whisky.
In commercio si trova facilmente il perlato, cioè privato del pericampo e dei tegumenti e quello brillato, o mondo, dal quale è stato eliminato solo il pericampo. Il perlato è meno ricco di nutrienti in quanto l’eliminazione dei tegumenti esterni diminuisce l’apporto di proteine (dal 10 all’8,2 %), oltre che dei grassi, dei sali minerali e delle vitamine.
Zuppa estiva all’orzo: una ricetta per cucinare l’orzo in maniera fresca e godere di tutte le proprietà di questo magnifico cereale.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Sbarca sul mercato europeo il filetto di salmone vegano stampato in 3D: uguale nell’aspetto e nella consistenza al prodotto tradizionale, è realizzato con le proteine dei funghi.
Il 29 settembre è la Giornata della consapevolezza delle perdite e gli sprechi alimentari. Facciamo il punto sui numeri del fenomeno, sulle cause e sulle soluzioni antispreco. A partire dalla spesa.
Superfood di tendenza, secondo le previsioni l’avocado diventerà il frutto tropicale più commercializzato entro dieci anni. Ma dietro la sua produzione si celano deforestazione, perdita di biodiversità, criminalità e inquinamento.
I prati stabili sono superfici lasciate incolte ma fondamentali per il pascolo. Il loro numero sta diminuendo. Ecco di che cosa si è parlato a Cheese 2023.
I dati sul mercato del biologico esposti al Sana di Bologna raccontano di una ripresa dei consumi domestici e di italiani che vorrebbero essere più informati sul bio.
Secondo autorità ortodosse ebraiche ed esperti di sharia, la carne coltivata può essere kosher e halal se rispetta determinati criteri di produzione.
Quella della carne coltivata in laboratorio è una narrazione verde che sembra adattarsi perfettamente alla richiesta dei consumatori di cambiare le cose. Ma è una falsa soluzione. Ecco perché.
I cambiamenti climatici hanno effetti sulla produzione agricola, così al sud le coltivazioni tradizionali vengono sostituite da quelle di frutta tropicale.
Gli attivisti di Pan Uk spiegano come i pesticidi contribuiscono a causare i cambiamenti climatici e come l’aumento di temperatura richieda, a sua volta, un maggiore impiego di pesticidi.