
Il governo ha fatto slittare la sugar tax a gennaio 2026. Assobibe chiede la cancellazione della tassa, mentre per l’Istituto Mario Negri è necessaria e deve aumentare per essere efficace.
L’abbinamento cereali e legumi fornisce proteine di alto valore biologico. E poi, vogliamo parlare del sapore di questo minestrone ai sette legumi…
Affettare le cipolle, tagliare le carote e il sedano a tocchetti. Lavare bene i pomodori secchi (dopo averli lasciati in ammollo in acqua e aceto) e tagliarli a fettine. Stufare dolcemente questi ortaggi nell’olio, in una pentola capiente.
Aggiungere i cereali e i legumi e tostare brevemente, girando in continuazione. Versare il brodo, aggiungere la salvia, salare e cuocere per almeno 2 ore. A cottura ultimata, prima di servire aggiungere un filo d’olio a crudo. Servire con pecorino grattugiato, una macinata di pepe, o, a piacere, peperoncino.
Il farro è una pianta rustica che non ha bisogno di interventi con sostanze chimiche per crescere. Va detto che in commercio però non è raro che il farro “autentico” venga sostituito (e si tratta di frode) con il meno pregiato farricello, detto appunto “falso farro”. Controllare le istruzioni d’uso sulla confezione può essere in questo caso fondamentale: se il cereale deve essere messo in ammollo prima della cottura, ci troviamo davanti ad una confezione di farro autentico. Se le istruzioni, invece, indicano di cuocere direttamente il cereale (senza ammollo), ci troviamo probabilmente davanti a una confezione di farricello. I due si distinguono anche per la resa finale: il farro vero mantiene l’anima leggermente dura anche dopo la cottura; il farricello, una volta cotto, tende a impastarsi.
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Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Sono oltre 24mila gli allevamenti intensivi di polli e suini in Europa, molti sorti nell’ultimo decennio. Un’inchiesta ne fa la mappatura e ne denuncia le principali problematiche.
Secondo uno studio, il passaggio da una dieta tradizionale africana a una tipica del mondo occidentale globalizzato, aumenta l’infiammazione e diminuisce la risposta ai patogeni. Il passaggio inverso comporta invece benefici.
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
I ricercatori dell’Istituto Ramazzini di Bologna hanno osservato un aumento dell’incidenza di tumori in diversi sedi con la somministrazione di bassi dosi di glifosato.
Rigenerazione e salute. Sono le parole chiave che è tempo di sovrascrivere a quelle attuali di impoverimento e degrado, imposte dall’agricoltura intensiva. Una sostituzione che scuote equilibri e merita attenzione.
Secondo uno studio americano sulla salute metabolica, il consumo di ceci è in grado di abbassare il colesterolo, mentre quello di fagioli neri riduce l’infiammazione.
I risultati di un progetto pilota sull’agricoltura rigenerativa mostrano i vantaggi di questo approccio rispetto all’agricoltura convenzionale. Registrando una produttività complessiva più elevata.