Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Penang Hill, in Malesia, entra a far parte delle 714 riserve della biosfera riconosciute dall’Unesco, “luoghi di apprendimento dello sviluppo sostenibile”.
La Malesia ha una nuova riserva della biosfera Unesco, la terza. Si chiama Penang Hill ed è un luogo unico che racchiude quattro ecosistemi in 125 chilometri quadrati. Un luogo che va tutelato dalle conseguenze del turismo di massa e dello sviluppo infrastrutturale incontrollato.
Penang Hill è la terza riserva della biosfera in Malesia, dopo la palude di Tasik Chini e la catena montuosa di Crocker Range. Si trova sull’omonima isola, collegata con due ponti alla penisola malese. L’area si estende su 125 chilometri quadrati e comprende foreste, colline, corsi d’acqua, un parco nazionale e i giardini botanici inaugurati nel 1884 sotto la supervisione del botanico inglese Charles Curtis. Si arriva in cima alla collina di Penang attraverso una funicolare che, prima della pandemia, trasportava un milione di visitatori ogni anno.
“La riserva della biosfera di Penang Hill è unica sotto molti aspetti”, spiega ad al Jazeera Nadine Ruppert, docente presso la Universiti Sains Malaysia. “È una delle più piccole riserve della biosfera del mondo ma comprende quattro differenti ecosistemi (marino, costiero, lacustre e forestale) con specie rare ed endemiche. La sua altitudine va dagli zero agli 800 metri sul livello del mare, con zone a differente impatto antropico che permettono ai ricercatori di studiare gli effetti che l’interferenza umana e i cambiamenti climatici comportano per la sua delicata biodiversità”.
Istituite dall’Unesco nel 1971, le riserve della biosfera sono “luoghi di apprendimento dello sviluppo sostenibile”. Ecosistemi terrestri, marini e costieri che – recita la definizione ufficiale – permettono di “testare approcci interdisciplinari per comprendere e gestire i cambiamenti e le interazioni tra i sistemi sociali ed ecologici, compresa la prevenzione dei conflitti e la gestione della biodiversità. Sono luoghi che forniscono soluzioni locali alle sfide globali”.
Oggi ne esistono 714, disseminate in 129 paesi del mondo. Coprono una superficie complessiva di 6,8 milioni di chilometri quadrati, all’incirca come l’Australia, e ospitano 257 milioni di persone, l’equivalente degli abitanti dell’Indonesia. L’Italia ne può vantare venti: tra le new entry ci sono valle Camonica – Alto Sebino in Lombardia, monte Peglia in Umbria, il monte Grappa in Veneto.
L’auspicio di Cheok Lay Leng, a capo dell’ente di gestione di Penang Hill, è che questa nomina stimoli il mondo accademico ad andare avanti con la ricerca. E che dalle conoscenze scientifiche scaturiscano nuove strategie per la tutela di questo luogo unico e prezioso. È solo questione di tempo perché torni il turismo di massa, con i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Da un lato infatti è un caposaldo dell’economia malese ed è uno stimolo a sorvegliare il territorio; dall’altro lato, porta inevitabilmente con sé un certo impatto ambientale, condito da qualche episodio di vandalismo. Tutto ciò in un’area già al centro delle mire espansionistiche dell’agricoltura, dell’edilizia e delle grandi infrastrutture.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.
Un rapporto pubblicato dal Wwf mette in luce quali sono le cause economiche della deforestazione in Amazzonia.
