
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
Penang Hill, in Malesia, entra a far parte delle 714 riserve della biosfera riconosciute dall’Unesco, “luoghi di apprendimento dello sviluppo sostenibile”.
La Malesia ha una nuova riserva della biosfera Unesco, la terza. Si chiama Penang Hill ed è un luogo unico che racchiude quattro ecosistemi in 125 chilometri quadrati. Un luogo che va tutelato dalle conseguenze del turismo di massa e dello sviluppo infrastrutturale incontrollato.
Penang Hill è la terza riserva della biosfera in Malesia, dopo la palude di Tasik Chini e la catena montuosa di Crocker Range. Si trova sull’omonima isola, collegata con due ponti alla penisola malese. L’area si estende su 125 chilometri quadrati e comprende foreste, colline, corsi d’acqua, un parco nazionale e i giardini botanici inaugurati nel 1884 sotto la supervisione del botanico inglese Charles Curtis. Si arriva in cima alla collina di Penang attraverso una funicolare che, prima della pandemia, trasportava un milione di visitatori ogni anno.
“La riserva della biosfera di Penang Hill è unica sotto molti aspetti”, spiega ad al Jazeera Nadine Ruppert, docente presso la Universiti Sains Malaysia. “È una delle più piccole riserve della biosfera del mondo ma comprende quattro differenti ecosistemi (marino, costiero, lacustre e forestale) con specie rare ed endemiche. La sua altitudine va dagli zero agli 800 metri sul livello del mare, con zone a differente impatto antropico che permettono ai ricercatori di studiare gli effetti che l’interferenza umana e i cambiamenti climatici comportano per la sua delicata biodiversità”.
Istituite dall’Unesco nel 1971, le riserve della biosfera sono “luoghi di apprendimento dello sviluppo sostenibile”. Ecosistemi terrestri, marini e costieri che – recita la definizione ufficiale – permettono di “testare approcci interdisciplinari per comprendere e gestire i cambiamenti e le interazioni tra i sistemi sociali ed ecologici, compresa la prevenzione dei conflitti e la gestione della biodiversità. Sono luoghi che forniscono soluzioni locali alle sfide globali”.
Oggi ne esistono 714, disseminate in 129 paesi del mondo. Coprono una superficie complessiva di 6,8 milioni di chilometri quadrati, all’incirca come l’Australia, e ospitano 257 milioni di persone, l’equivalente degli abitanti dell’Indonesia. L’Italia ne può vantare venti: tra le new entry ci sono valle Camonica – Alto Sebino in Lombardia, monte Peglia in Umbria, il monte Grappa in Veneto.
L’auspicio di Cheok Lay Leng, a capo dell’ente di gestione di Penang Hill, è che questa nomina stimoli il mondo accademico ad andare avanti con la ricerca. E che dalle conoscenze scientifiche scaturiscano nuove strategie per la tutela di questo luogo unico e prezioso. È solo questione di tempo perché torni il turismo di massa, con i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Da un lato infatti è un caposaldo dell’economia malese ed è uno stimolo a sorvegliare il territorio; dall’altro lato, porta inevitabilmente con sé un certo impatto ambientale, condito da qualche episodio di vandalismo. Tutto ciò in un’area già al centro delle mire espansionistiche dell’agricoltura, dell’edilizia e delle grandi infrastrutture.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
Storica sentenza della Corte costituzionale: la mamma non biologica di una coppia di donne ha stessi diritti e responsabilità in ambito lavorativo.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.