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Studiare richiede uno sforzo intellettuale notevole. Ecco qualche consiglio per mantenere la concentrazione e migliorarla in vista di esami, test e prove impegnative.
Che si tratti della famigerata maturità, della sessione estiva degli esami universitari o dei test di ingresso alle varie facoltà, mantenere la concentrazione nello studio può non essere semplice, soprattutto quando fa particolarmente caldo e la stanchezza, dopo un anno intenso di scuola, di corsi e di lavoro (o di varie cose tutte insieme) si fa sentire con decisione. È possibile però, adottare degli accorgimenti per migliorare la concentrazione, ritrovarla o mantenerla più a lungo.
L’ambiente in cui si studia è molto importante per riuscire a mantenere la concentrazione meglio e più a lungo. Assicurati che la temperatura nella stanza sia confortevole, che la luce sia sufficiente (sempre meglio, se possibile, sfruttare la luce naturale), che la tua seduta sia ergonomica. Aiuta anche circondarsi di qualche elemento naturale, come piante o fiori freschi, nonché indossare un abbigliamento comodo e leggero, ma che trasmetta al nostro cervello un messaggio chiaro sul fatto che ora è il momento di darsi da fare: sarebbe meglio, in quest’ottica, evitare di studiare (o lavorare) in pigiama.
Anche l’alimentazione è un aspetto da non trascurare, quando l’obiettivo è quello di mantenere la concentrazione nello studio. Per prima cosa, è importante evitare di appesantirsi con cibi pesanti e poco digeribili, senza però incorrere nell’errore opposto di sottoalimentarsi e rischiare di rimanere a corto di zuccheri. I cereali integrali, il pesce, le uova e la frutta sono un’ottima base per garantire al cervello (e all’organismo nel suo complesso) energia, fibre e vitamine. Anche la frutta secca (noci, mandorle, nocciole, pistacchi, arachidi etc) è un buon alleato di chi studia, grazie al suo contenuto di fosforo, calcio, proteine e acidi grassi essenziali. Non bisogna inoltre trascurare il fattore idratazione, puntando soprattutto su acqua naturale, spremute fresche e tè verde. Meglio, invece, non abusare di caffè e bevande energetiche, che a dosi eccessive possono determinare insonnia, ansia e nervosismo, finendo col penalizzare lo studio e la concentrazione. Meglio, invece, concedersi ogni tanto un quadratino di cioccolato fondente, che migliora l’umore, fornisce energia e ha un effetto “tonificante” sul cervello.
Le continue notifiche o, più in generale, la disponibilità costante di social network, app e siti web rappresenta un colossale motivo di distrazione per chi ha invece bisogno di mantenere la concentrazione il più possibile sullo studio. Il consiglio è di disattivare semplicemente il wifi e la connessione dati, a meno che non siano necessari per il lavoro che si sta svolgendo. In alternativa, può essere utile silenziare le notifiche del cellulare o lasciarlo a debita distanza dalla propria postazione di studio o di lavoro. Un altro consiglio può essere quello di stabilire un tempo fisso e limitato (per esempio: 15 minuti ogni 2 ore) da dedicare, per esempio, al controllo della posta elettronica o delle notifiche dei social network.
Per mantenere alto il livello di attenzione quando si studia intensamente, è possibile ricorrere a diversi rimedi naturali che, come sempre, dovrebbero però essere assunti con cautela e dopo aver escluso la presenza di eventuali allergie. Oltre al già citato tè verde, il guaranà e la pappa reale sono particolarmente indicati non solo per mantenere la concentrazione, ma anche per avere un surplus di energia nello sprint finale prima di un esame. Anche l’estratto di foglie di Ginkgo biloba, disponibile in preparati fitoterapici, può aiutare a potenziare sia l’attenzione che la memoria.
Quando si affrontano periodi di studio impegnativo è cruciale garantire al proprio organismo la giusta dose di riposo. La maggior parte delle persone ha bisogno di 7-9 ore di sonno per notte, anche se si tratta di una stima molto variabile. In ogni caso, occorre ascoltare i segnali del proprio corpo ed evitare di “strafare”. Anche durante le ore di veglia è necessario prendersi delle pause: uno schema efficiente di lavoro può essere quello di fermarsi per 5 minuti dopo ogni ora di studio senza interruzioni.
Dedicare qualche minuto a organizzare il lavoro della giornata può sembrare una perdita di tempo, ma è importante per mantenere la concentrazione più a lungo e studiare con maggiore efficacia. Ognuno può procedere con il metodo che ritiene più adatto a sé (schemi, agende, app), ma in generale l’obiettivo è quello di dividere il programma in tante frazioni giornaliere e poi cercare di attenersi al piano stabilito. Sarebbe meglio, inoltre, sbarazzarsi prima del compito più ingrato, affrontando per esempio il programma della materia più ostica o meno amata nelle prime ore di studio della giornata.
Dalla musica può arrivare un piccolo aiuto extra per chi si trova a dover restare concentrato a lungo. È possibile infatti tentare di migliorare la propria concentrazione con musica di sottofondo o con brani strumentali (si trovano anche playlist ad hoc in rete), che aiutano alcune persone a focalizzarsi sul compito che stanno svolgendo. L’ideale sarebbe ascoltare la musica con le cuffie e a basso volume, ma va tenuto presente che non tutte le persone riescono a trarre beneficio da questo strumento. Anche la meditazione, lo yoga e in generale le tecniche di rilassamento, da eseguire prima della sessione di studio, possono contribuire a “sgombrare la mente” e fissare l’attenzione sui libri. Una buona idea, infine, può essere quella di “premiarsi” quando si raggiunge l’obiettivo di giornata, concedendosi un piccolo dessert, una chiacchierata con un amico, una passeggiata all’aria aperta.
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