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L’innovazione trasforma le città tradizionali in smart city. Huna è una startup che favorisce questo processo, cominciando con l’illuminazione urbana.
Nelle nostre città è in atto da alcuni anni una rivoluzione che sta portando a un nuovo concetto di centro urbano “intelligente”, ovvero sostenibile, efficiente e innovativo. Un passaggio, quello dalle città tradizionali alle smart city, all’interno del quale la trasformazione digitale gioca un ruolo assolutamente centrale. Questo è il tema di cui si occupa Huna, una startup che fa parte dell’ecosistema LifeGate Way.
Oggi la metà della popolazione mondiale vive nelle città, un numero destinato ad aumentare fino al 60 per cento entro il 2030. I grandi centri urbani occupano solo il 3 per cento della superfice del pianeta, eppure nelle metropoli si consuma il 70 per cento dell’energia e si producono il 75 per cento delle emissioni di CO2 globali. Su questo punto si concentra il target 11 dell’Agenda 2030 dell’Onu, con l’obiettivo di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Oggi il patrimonio urbano delle nostre città è in larga parte inefficiente, costoso e poco sostenibile. Basti pensare all’edilizia residenziale (commerciale e pubblica) che nell’Unione europea è responsabile del 40 per cento del consumo energetico e del 36 per cento delle emissioni: al riguardo la disponibilità di dati scarseggia, insieme alla consapevolezza di quanto sia importante riqualificare in chiave sostenibile questo asset. Un analogo discorso si può fare per l’illuminazione stradale, che rappresenta circa il 20 per cento del consumo elettrico a livello mondiale: infrastrutture obsolete e poco efficienti, uniti a costi di gestione troppo elevati, si traducono in alti consumi energetici e in una scarsa qualità dell’illuminazione. Negli ultimi dieci anni in Italia il consumo di energia elettrica per l’illuminazione pubblica si è attestato sui 6mila GWh annui, circa 100 kWh per abitante, esattamente il doppio della media europea. Di conseguenza, quasi doppio è stato anche il costo: 1,7 miliardi di euro, ovvero 28,7 euro pro capite a fronte di una media Ue di 16,8 euro.
Se l’alta densità abitativa delle città costituisce certamente un problema, grazie alla trasformazione digitale è possibile spingere l’acceleratore sul fronte dell’efficienza e dello sviluppo tecnologico, riducendo il consumo di risorse e di energia. Ci sono diverse realtà, anche nel nostro paese, che operano proprio in questa direzione. È il caso di Huna, startup nata nel 2018 a Milano con l’obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche innovative per migliorare la gestione energetica dei contesti urbani, agevolandone la trasformazione digitale. L’azienda supporta le amministrazioni comunali, le utilities e aziende di molteplici settori nel migliorare le performance energetiche, operative e manutentive dei propri asset infrastrutturali, immobiliari e produttivi. A partire proprio dall’illuminazione pubblica: Huna punta a facilitare e a rendere più flessibile la gestione degli impianti, riducendone i consumi energetici e aumentandone la sicurezza attraverso sistemi avanzati di telecontrollo e di gestione.
Una delle soluzioni sviluppate da Huna è Light Touch, una piattaforma cloud per la mappatura, la progettazione e la gestione degli impianti di illuminazione pubblica. Light Touch consente una mappatura digitale completa attraverso app e sito web dedicati, e riduce i costi di manutenzione ed energia grazie a una serie di funzionalità, tra cui l’automazione della luce, la manutenzione predittiva e l’ottimizzazione del percorso delle squadre di intervento. Huna si occupa di tutto, dalle fasi iniziali di design e progettazione, sino alla messa in opera e manutenzione del sistema. Oltre allo smart lighting, la piattaforma Light Touch si occupa anche del monitoraggio della qualità dell’aria attraverso City Sense, un network di sensori che permette di monitorare i parametri ambientali oltre allo stato delle infrastrutture urbane: generando mappe con una risoluzione inferiore ai 10 metri, il sistema riesce a rilevare i parametri ambientali PM10 e PM2,5 e a geolocalizzare i lampioni, individuando guasti e malfunzionamenti.
Home Buddy è invece la soluzione pensata da Huna per rendere più efficienti gli edifici. Il dispositivo, che si integra nella piattaforma Light Touch, permette di verificare da remoto e in tempo reale lo stato degli impianti termici ed elettrici e di mantenere sotto controllo i consumi di ogni singola apparecchiatura, utenza o edificio. Grazie alle potenzialità dell’Internet of things, è possibile inoltre ridurre i consumi, ottimizzando il funzionamento degli impianti di riscaldamento in base alla produzione fotovoltaica, alla temperatura esterna e alla richiesta dell’utenza, oltre a regolare in automatico la temperatura e il livello di ventilazione, incrementando l’autoconsumo e migliorando il confort ambientale. Tutte le soluzioni proposte da Huna puntano a migliorare la qualità delle aree e delle infrastrutture urbane, rendendo più semplice la gestione e riducendo i costi. L’obiettivo finale è quello di implementare nuove tecnologie per rendere le città più pulite, resilienti e inclusive. In una parola, più sostenibili.
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