
Per anni il caporalato è stato una piaga del distretto della frutta di Saluzzo. Ora qualcosa sta cambiando, tra tutele dei braccianti e nuove filosofie di produzione.
In testa allo Smart city index ci sono le metropoli, ma anche una serie di centri più piccoli, come Mantova. Il Mezzogiorno chiude la classifica.
È un’Italia a due velocità quella descritta nel rapporto Smart city index 2016, realizzato dalla società di consulenza EY (precedentemente conosciuta come Ernst & Young), misurando la combinazione tra innovazione tecnologica e digitale e l’erogazione di servizi moderni ed efficienti per i cittadini.
Il rapporto di EY analizza le 116 città capoluogo italiane utilizzando oltre 470 indicatori per classificare lo sviluppo di reti e infrastrutture intelligenti, misurando la loro capacità di innovare e offrire servizi di qualità ai propri cittadini.
La classifica prende in considerazione molti parametri, ad esempio le infrastrutture per la diffusione della banda larga per l’accesso a internet, i servizi digitali ai cittadini e lo sviluppo sostenibile delle città (ambiente, reti energetiche, mobilità alternativa).
Al primo posto di questa classifica troviamo Bologna, al secondo Milano, al terzo Torino (che per diventare una smart city aveva avviato un piano specifico già due anni fa). Roma scivola dal quarto al nono posto. Il Mezzogiorno mostra un ritardo strutturale: la prima metropoli del sud è Napoli, alla 32esima posizione. Subito dopo viene Cagliari, che sale di undici posizioni rispetto all’anno scorso, anche grazie alla forte informatizzazione delle scuole: l’81 per cento delle aule sarde connesse in rete sono nel capoluogo.
Ma a spiccare quest’anno sono le città di dimensioni medie, ovvero un centinaio sulle 116 del totale, dove vivono sette milioni di persone. Enorme il balzo di Mantova, salita dal 35esimo al quarto posto della classifica generale, e altre 22 capoluoghi di medie dimensioni appaiono nei primi 40 posti in classifica.
Mantova fa parte del gruppo di capoluoghi che il rapporto definisce “smart e vivibili”, dove la smartness si unisce a una già elevata qualità della vita. Ci sono poi le città del “benessere analogico”, che, pure in fondo a questa classifica, mostrano alta vivibilità anche in presenza di bassa diffusione delle innovazioni: tra queste Fermo, nelle Marche, e Lanusei, Tempio ed Olbia in Sardegna.
Ci sono poi punte di eccellenza in singoli ambiti. Ad esempio, Pordenone supera l’80 per cento di rifiuti raccolti e differenziati e la Puglia rappresenta la regione italiana con la maggiore produzione di energie rinnovabili. Inoltre il 70 per cento dei comuni capoluogo offre un servizio di sharing mobility e, sempre in tema di “economia della condivisone” i dati vedono l’Italia il terzo paese al mondo per case su Airbnb.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per anni il caporalato è stato una piaga del distretto della frutta di Saluzzo. Ora qualcosa sta cambiando, tra tutele dei braccianti e nuove filosofie di produzione.
Il boato ha spaventato tutta la città, distrutto un centro estivo per bambini. L’Arpa monitora l’aria. Legambiente: troppi distributori in città.
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
il governo ha sovrascritto il vecchio ddl cambiando (poco) le norme su detenute madri, rivolte in carcere, Sim per migranti, proteste contro grandi opere.
Record di morti e suicidi, sovraffollamento record, mancanza di personale. La spirale negativa delle carceri italiane non accenna affermarsi.
Doppia sentenza sulla procreazione medicalmente assistita: sì al doppio riconoscimento nella coppia omogenitoriale, no alla Pma per le donne single.
Un vademecum sui 5 quesiti abrogativi per cui andremo alle urne: quattro riguardano i lavoratori dipendenti, uno gli stranieri residenti in Italia.
La crisi ambientale incide anche sull’economia. Disuguaglianze e demografia le altre sfide da affrontare con urgenza.
Prorogati per il 2025 gli impegni militari per una spesa di quasi 1,5 miliardi, confermato anche il sostegno alla Libia. E quelle armi verso Israele…