Per preparare il timballo di riso servono degli stampi. In mancanza di questi è possibile usare dei bicchieri da succo unti d’olio. Il mix di ingredienti mediterranei e autunnali dona al timballo di riso e lenticchie la giusta armonia di sapori. Da provare!
Rosola lo scalogno e l’aglio pelati e tritati con 2 cucchiai di olio
Aggiungi il riso e lascialo tostare qualche minuto poi continua la cottura versandovi il brodo bollente
Abbassa quindi la fiamma, copri con il coperchio e continua la cottura per 10-15 minuti, finché il brodo si sarà ridotto al di sotto del livello del riso di circa 2 cm
Inforna il riso e lascialo cuocere per 20-25 minuti
Intanto, monda i funghi e le carote, taglia entrambi a cubetti e falli rosolare in una padella con 2 cucchiai di olio
Dopo 10 minuti, togli dal fuoco la verdura e insaporiscila con timo, rosmarino (o origano) e una macinata di pepe. Mescola con cura e tieni da parte
A cottura ultimata, togli il riso dal forno e tieni anch’esso da parte
In una ciotola grande unisci il riso, le lenticchie e le verdure, aggiungi i pomodorini secchi tritati grossolanamente poi mescola bene
Dividi il composto ottenuto in quattro stampi oliati, premilo con forza e lascialo riposare in frigo
Prepara la salsa portando l’acqua, il vino e le erbe ad ebollizione
Aggiungi lentamente l’amido, mescolandolo di continuo con una frusta, e continua a cuocere a fuoco medio per circa 10 minuti
Sforma ciascun timballo di riso e lenticchie e servilo caldo irrorato con la sua salsa, con del timo e del parmigiano in scaglie, a piacere
Uno studio americano ha osservato l’associazione tra il consumo di cibi ultra-processati e il rischio di artrosi al ginocchio dovuto alla presenza di grasso accumulato nei muscoli delle cosce.
Nella Bassa California, la cooperativa Guardianas del Conchalito sta salvando la zona umida costiera di La Paz, dando un contributo alla mitigazione del clima e all’indipendenza delle donne.
Secondo uno studio, le antocianine che donano ai vegetali i colori rosso, viola e blu si distinguono per il loro effetto protettivo contro i danni da microplastiche all’apparato riproduttivo.
La Nascetta è l’unico vitigno bianco autoctono delle Langhe, ma era stato abbandonato nel dopoguerra perché coltivarlo non è facile. Ora c’è chi ci sta riprovando, con successo.
L’aderenza alla dieta mediterranea è stata associata dai ricercatori a una salute cerebrale ottimale, con una migliore integrità della sostanza bianca, riduzione dell’infiammazione e dello stress ossidativo.
In Italia lo spreco di cibo è cresciuto, basterebbe però che ognuno di noi lo tagliasse di 50 grammi ogni anno per raggiungere l’obiettivo dell’Agenda 2030.