
Il Parlamento europeo al voto non respinge l’atto delegato della Commissione. Gas e nucleare possono entrare nella tassonomia verde europea.
Tante strade percorribili per un uso più virtuoso della plastica: favorire il riciclo e il riuso, diminuire la plastica vergine e aumentare quella riciclata. Con il contributo di istituzioni e consumatori.
Favorire il riciclo e il riuso dei packaging in plastica. Usare più plastica riciclata per gli imballaggi fino ad arrivare al 30 per cento del peso e ridurre l’uso di plastica vergine almeno del 20 per cento. L’Italia si dà degli obiettivi green, e coinvolge le aziende più virtuose per renderli effettivi. Non si demonizza, dunque, l’uso di un materiale che nell’industria alimentare ha ancora tanti vantaggi in termini di sicurezza, trasparenza e conservazione ottimale, ma se ne incoraggia un utilizzo responsabile e sempre più virtuoso.
Ogni azienda che fa uso di packaging di plastica dovrà dunque assicurarne la riutilizzabilità (per esempio come sacchetto contenitore, una volta svuotato) e progressivamente favorirne la realizzazione con meno plastica vergine e più plastica riciclata. È questo il senso del Patto europeo sulla plastica (European plastic pact), lanciato nel 2019 su iniziativa di Francia e Olanda per accelerare le pratiche di riuso e di riciclo. Con soluzioni innovative e per una transizione più rapida verso l’economia circolare.
Anche l’Italia è tra i 15 Paesi aderenti, insieme a 66 aziende e organizzazioni private che hanno sottoscritto il patto, impegnandosi su quattro punti specifici: la progettazione circolare di prodotti e imballaggi in plastica; l’uso responsabile di tale materiale; il riciclo; l’uso dei prodotti riciclati.
Riutilizzo e riciclabilità: gli imballaggi e i prodotti in plastica monouso devono essere progettati in modo da poter essere riutilizzati, ove possibile, e in ogni caso essere riciclabili.
Uso responsabile della plastica: occorre passare a un uso più sostenibile degli imballaggi e dei prodotti in plastica monouso, con l’obiettivo di ridurre i prodotti in plastica vergine e gli imballaggi almeno del 20 per cento (in termini di peso).
Riciclo dei prodotti monouso: l’impegno è di ottenere un incremento di almeno 25 punti percentuali nella raccolta, selezione e riciclo di tutte le materie plastiche utilizzate negli imballaggi e nei prodotti monouso. Raggiungendo così un valore sufficiente a soddisfare la domanda.
Uso di plastica riciclata: si prevede di aumentare l’uso di materie riciclate nei nuovi prodotti e imballaggi, in modo tale che le imprese utilizzino nella loro gamma di prodotti e imballaggi almeno il 30 per cento di materie plastiche riciclate (in peso).
Ma non sono solo le aziende a dover dimostrare il proprio impegno. Come ogni patto di sistema, è richiesta un’importante assunzione di impegno da parte delle istituzioni e di sensibilizzazione dei consumatori, che devono poi attuare la raccolta differenziata.
Per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi, anche i governi che hanno aderito al patto, tra i quali figura appunto l’Italia, dovranno attuare politiche che investano nelle infrastrutture di raccolta e riciclo di rifiuti, prevedendo politiche fiscali di sostegno, sensibilizzando i consumatori. Interventi che andranno effettuati a livello nazionale, ma che anche grazie al patto andranno pensati a livello europeo da tutti gli attori pubblici e privati in prima fila nella lotta all’inquinamento. L’adesione al patto è su base volontaria, ma presuppone l’assunzione di impegni quantificabili ed estremamente ambiziosi, verificabili ogni anno. Un primo passo, dunque, ma molto significativo.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il Parlamento europeo al voto non respinge l’atto delegato della Commissione. Gas e nucleare possono entrare nella tassonomia verde europea.
Salvatore Garau, artista sardo, ha dato vita a un museo, il Maccab, per garantire la sopravvivenza di 50 alberi sulla costa di Oristano.
I colossi cinesi hanno messo gli occhi sui preziosi giacimenti di ferro nei mondi Simandou, in Africa occidentale. Forte la preoccupazione delle ong.
Alla conferenza Onu sugli oceani, António Guterres ha dichiarato che si trovano in uno stato di emergenza. Servono più strumenti per proteggerli.
La Lombardia proclama l’emergenza idrica dopo l’allerta del Piemonte. A rischio anche Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Marche.
Il Parlamento europeo ha approvato tre atti legislativi sulle emissioni del pacchetto Fit for 55. Per molti, però, si tratta di un accordo al ribasso.
Viviamo in un mondo caratterizzato da molte crisi: sanitaria, economica e climatica. Da qui, nasce l’idea di creare una Costituzione della Terra.
Una struttura a emissioni zero, che ricorda la prua di una nave ed è stata simbolicamente battezzata “arca”: ecco la nuova sede di Gruppo Cap.
Il contatto con la natura può essere una cura per i mali del nostro tempo. Lo dimostrano i risultati straordinari del lavoro di Andrea Mati.