5 startup che aiutano ad avvicinarsi alla dieta vegetale, scelte per il World Vegan Day

Il World vegan day è un’ottima occasione per avvicinarsi a una dieta vegetale: queste cinque startup rendono il percorso più semplice.

  • Anche le startup possono aiutare a seguire una dieta più vegetale, per esempio fornendo ingredienti, piatti pronti, ricette.
  • In questo modo diventa più facile ridurre carne e altri derivati animali nella propria quotidianità, con grandi benefici ambientali.

Il World vegan day non riguarda solo chi è vegano. Celebrare la dieta vegetale, il 1° novembre di ogni anno, è un invito collettivo a riflettere sull’impatto delle proprie scelte alimentari. D’altronde, il sistema alimentare comporta costi ambientali pesanti e sistematicamente sottovalutati, ancora più insidiosi perché sono quasi totalmente assenti dai prezzi di mercato: chi compra una bistecca o un litro di latte non ha alcuna percezione del danno che comportano.

La produzione di un chilo di proteine dalla carne bovina può richiedere oltre 350 metri quadrati di terreno e generare fino a 60 kg di emissioni di CO₂ equivalente, cifre decine di volte superiori a quelle necessarie per un kg di proteine derivate dai legumi. Questi numeri sono disponibili dal 2018, quando una ricerca pubblicata su Science da Joseph Poore e Thomas Nemecek squarciò il velo sull’industria alimentare che coinvolge gli animali. Di fronte a questa complessità, a livello individuale il gesto più potente rimane l’adozione di una dieta prevalentemente vegetale, mentre a livello sistemico è urgente una riforma che internalizzi i costi ambientali nel prezzo del cibo e reindirizzi i sussidi pubblici verso pratiche agricole rigenerative. Perché solo riconoscendo il vero prezzo del cibo possiamo iniziare a ripagare il nostro debito con il pianeta.

Se la protezione della Terra non fosse una motivazione abbastanza valida, ecco i benefici per la salute, anch’essi corroborati dalla scienza. Perfino una transizione parziale verso le proteine vegetali – come conferma Lancet Planetary Health Report – può migliorare la salute cardiovascolare. Ciò significa che non è per forza indispensabile rinunciare del tutto ai prodotti animali: basta diversificare. La tecnologia sta rendendo questa scelta più accessibile che mai: lo dimostrano queste cinque startup che, con vari metodi, rendono più semplice seguire una dieta più vegetale.

5 startup per avvicinarsi a una dieta vegetale

Planted

Se si possano chiamare hamburger, bistecche o salsicce è un dibattito aperto ma, forse, non così rilevante. L’aspetto importante è che oggi esistono aziende che offrono alternative vegetali ai piatti di carne più famosi. Una di queste è Planted, fondata in Svizzera nel 2019, che crea carni gustose a partire da proteine di origine vegetale. “Vogliamo ridurre l’impatto ambientale dell’industria della carne tradizionale e offrire al tempo stesso proteine gustose e salutari. La nostra carne vegetale è realizzata solo con ingredienti puliti, è priva di additivi e contribuisce a salvare tantissime vite animali” è il claim della ditta lanciata da Pascal Bieri e Lucas Böni. Ad esempio, la bistecca convince perché è succosa, contiene ingredienti naturali e ha un’eccellente impronta di CO2: rispetto alla carne convenzionale, le emissioni di gas serra calano del 97 per cento e il consumo di acqua dell’81 per cento. Planted è certificata B Corp e produce a Kemptthal (Svizzera) e Memmingen (Germania); i suoi prodotti sono disponibili in numerosi supermercati.

 

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Humamy

Anche l’Italia fa la sua parte. Humamy è una startup di Montegrotto Terme, in provincia di Padova, che consegna a domicilio piatti gourmet 100 per cento vegetali, che si possono conservare in freezer fino a sei mesi e sono pronti in soli cinque minuti. Utilizzando tecniche di cottura delicate, un rapido raffreddamento e una conservazione a -18 °C, Humamy preserva l’integrità nutrizionale degli ingredienti: ciò significa che il sapore e la freschezza sono identici a quelli di una preparazione appena fatta. Con un menu che si rinnova ogni mese, offre oltre 35 ricette stagionali, bilanciate e approvate da una nutrizionista. Compilando un quiz i clienti ricevono consigli su misura o, in alternativa, possono scegliere i piatti i autonomia componendo box da 15, 25 o 40 porzioni senza costi aggiuntivi.

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Choruba

Il cioccolato nasconde un lato decisamente amaro. Innanzitutto, la produzione di cacao richiede vasti terreni agricoli, spesso ottenuti attraverso la deforestazione massiccia, specialmente nelle regioni tropicali come l’Africa occidentale (dove si produce l’80 per cento del cacao globale) e l’Amazzonia. Secondo dati del Wwf, tra il 2000 e il 2010 oltre 2,3 milioni di ettari di foresta sono stati distrutti per far spazio alle piantagioni di cacao. Choruba sostituisce il cacao con la carruba, un frutto mediterraneo resistente alla siccità. Una volta fermentata e tostata, la sua polpa (ricca di fibre e antiossidanti) diventa un’alternativa al cioccolato, privo di sostanze allergizzanti e dal gusto simile al fondente.

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Beamy

La startup italiana Beamy, nata dalla visione di MartinoRossi, rende più comoda la dieta vegetale grazie a miscele secche a base di legumi, semplici e versatili. Per esempio i mix per alternative alla carne – ad esempio burger e polpette vegetali – realizzati con soli quattro ingredienti naturali, privi di glutine, ogm e soia. Ricchi di proteine e fibre, questi preparati hanno una shelf life di 24 mesi e un impatto ambientale bassissimo, grazie a processi produttivi efficienti e ingredienti locali che riducono emissioni e sprechi. In più, i proventi di ogni acquisto vengono parzialmente reinvestiti in progetti di riforestazione in Amazzonia.

 

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Planter

Sono in tanti a conoscere i benefici di una dieta vegetale, almeno in linea teorica. Quando arriva il momento di cimentarsi in cucina, però, emergono i primi ostacoli. Cosa mettere in tavola per accontentare tutti, dai bambini in svezzamento agli adolescenti? Dove trovare ricette semplici e alla portata di tutti, senza dover ogni volta comprare ingredienti ad hoc? Planter è un’app che propone oltre 1.700 ricette plant-based facili da seguire. Non solo: permette di comporre un piano personalizzato, sulla base di preferenze, allergie o necessità familiari, e genera in automatico liste della spesa per minimizzare gli sprechi e ottimizzare tempi e budget. Un team di nutrizioniste è sempre a disposizione in chat per risolvere eventuali dubbi. L’app è a pagamento e conta oltre 34mila abbonati.

 

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