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Marco Gualtieri ha dato vita a Seeds&Chips, il summit su cibo e innovazione che quest’anno avrà tra i focus i cambiamenti climatici. Per questo, tra i protagonisti ci sarà Barack Obama.
Sognare non costa nulla. Se poi hai la fortuna di essere l’unico che, al momento giusto, prova a realizzare quel sogno, è facile che questo si realizzi più facilmente e velocemente del previsto. Più o meno dev’essere andata così quando Marco Gualtieri, ideatore del summit Seeds&Chips dedicato a innovazione e alimentazione, ha deciso di provare a portare a Milano uno dei presidenti più apprezzati nella storia degli Stati Uniti: Barack Obama. Ospite d’onore dell’edizione 2017 che si tiene dall’8 all’11 maggio a Fieramilano (Rho), Obama ha accettato di tenere un intervento dedicato al legame tra nutrizione e riscaldamento globale, insieme al suo ex consulente sulle politiche nutrizionali Sam Kass, colui che ha dato vita al celeberrimo orto curato dalla ex first lady Michelle quando era inquilina della Casa Bianca.
Gualtieri, dopo aver fondato Ticketone, oggi è presidente di Seeds&Chips e fa parte del board del Robert F. Kennedy center for justice and human rights, ong che ha come obiettivo quello di portare avanti la visione di pace e giustizia più volte manifestata dal senatore americano barbaramente assassinato nel giugno del 1968.
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“La presenza di Obama è un sogno”, ha dichiarato Gualtieri intervistato in esclusiva per LifeGate. “Sono convinto che l’innovazione applicata all’alimentazione sia un’opportunità enorme, anche dal punto di vista economico, per il territorio di Milano. Il cibo – prosegue Gualtieri – mette insieme una serie di sfide, come quella contro i cambiamenti climatici. Così ho pensato in grande riuscendo a realizzare il sogno di avere Barack Obama a Seeds&Chips, il 9maggio. Sarà uno dei suoi primi appuntamenti pubblici dopo la fine del mandato presidenziale”. Un momento che incoronerà Milano come capitale italiana e mondiale del cibo dopo i risultati ottenuti da Expo Milano 2015.
L’Italia è stata di recente incoronata Paese più sano al mondo secondo la classifica redatta dal network americano Bloomberg. In particolare, il nostro è il primo di 163 paesi presi in considerazione dal Global health index, l’indice globale della salute. Tutto merito della dieta mediterranea e delle tradizioni culinarie che, per questo, non vanno in alcun modo dimenticate anche in un contesto sociale sempre più improntato verso l’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie. “L’innovazione serve soprattutto per valorizzare la tradizione – sottolinea Gualtieri – e il primo beneficiario di questa simbiosi è proprio il mondo delle piccole e medie imprese italiane che hanno bisogno di aprirsi al futuro”.
Un’apertura verso la tecnologia che può essere utile a contrastare una piaga immorale, come lo spreco alimentare. Secondo gli ultimi dati di Last minute market, la filiera agroalimentare italiana ogni anno spreca circa sei milioni di tonnellate di cibo ancor prima che arrivino sulle nostre tavole. Una cifra pari al 17 per cento del fabbisogno alimentare degli italiani. A questi vanno aggiunti tra i quattro e i cinque milioni di tonnellate di cibo sprecato dalle famiglie, (circa 145 chili per famiglia) sempre nell’arco di un anno, per uno spreco anche economico quantificabile intorno ai 360 euro per nucleo famigliare.
“Il cibo viene sprecato ovunque, ma oggi ci sono molte soluzioni tecnologiche che possono essere sviluppate per ridurre drasticamente lo spreco alimentare. Dall’agricoltura alla cucina di casa, passando dai ristoranti e dalla logistica. In particolare, la logistica è un punto debole nei paesi in via di sviluppo”, ha fatto notare l’ideatore di Seeds&Chips. E al summit 2017 ci saranno molti esempi in tal senso: “Una startup presente è Fresco. Si tratta del primo abbattitore (strumento utilizzato per il raffreddamento rapido dei cibi, ndr) domestico che risponde a due esigenze: migliorare la sicurezza alimentare e ridurre gli sprechi”.
Oltre a Obama, ci saranno ospiti illustri come lo chef italiano di fama mondiale Massimo Bottura e il britannico Jamie Oliver. “I cuochi, come mi piace chiamarli, ricoprono un ruolo strategico – continua Gualtieri – perché possono essere ambasciatori di una buona cucina che rispetti le regole. Possono diffondere la cultura e dare il buon esempio nella lotta agli sprechi. Valori che condividiamo come Seeds&Chips”. Spazio anche a imprenditori e rappresentanti delle istituzioni: dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a quello dell’agricoltura (fin dai tempi di Expo) Maurizio Martina, dalla presidente del Milan center for food law and policy Livia Pomodoro alla fondatrice di Foodtank Danielle Nierenberg.
Nato sull’onda di Expo Milano 2015, Seeds&Chips vuole far spiccare il volo sopra il territorio di Milano al settore dell’alimentazione. “Le potenzialità sono enormi. Noi vogliamo portare avanti l’eredità dell’esposizione universale, i suoi valori – conclude Gualteri –. Il nostro dna prevede lo sviluppo di opportunità per i giovani. Il modello che seguiamo è quello del Salone del Mobile, cioè un evento di riferimento a livello internazionale. Mi piace pensare a una sorta di Milano food week che dia vita a un ecosistema in grado di attrarre investimenti da parte di startup, ma anche di multinazionali che così vedranno nel nostro territorio un luogo per insediare i loro centri di ricerca e sviluppo”. Perché se “la medicina del futuro è il cibo”, oggi più che mai è necessario cogliere l’occasione per trasformare la tradizione alimentare italiana in uno strumento per affrontare le sfide più importanti del nostro secolo.
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