Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
Anche la Siria firmerà l’Accordo di Parigi. Così restano fuori solo gli Stati Uniti
La Siria avrebbe annunciato la decisione di entrare nell’Accordo di Parigi alla Cop 23, la Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite che sta avendo luogo in questi giorni a Bonn, in Germania. In questo modo gli Stati Uniti, che hanno scelto di uscire dal trattato, rimangono isolati.
La Siria firmerà l’Accordo di Parigi sul clima: l’ha reso noto Safa Al Jayoussi, direttrice dell’Organizzazione non governativa IndyAct che lavora con i paesi arabi sul cambiamento climatico, riportando la dichiarazione fatta da un delegato siriano il 6 novembre durante le negoziazioni della Cop 23. L’Accordo propone di limitare la crescita della temperatura media globale “ben al di sotto dei 2 gradi centigradi” entro la fine del secolo.
سوريا اعلنت انها سوف تقوم بالتوقيع اتفاقية باريس Syria announced that will sign Paris Agreement #COP23
— Safa’ Al Jayoussi (@Safaaljayoussi) 7 novembre 2017
Siria e Nicaragua sono stati gli ultimi due paesi a siglare l’Accordo, mentre gli Stati Uniti vogliono uscirne
La Siria ha seguito l’esempio del Nicaragua, che è entrato a far parte del trattato il mese scorso per essere vicino ai paesi più colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici e cambiando idea rispetto alla decisione iniziale che lo riteneva poco efficace. La delegazione siriana non ha ancora reso note le motivazioni della sua scelta, che rappresenta però un passo importante, considerando anche la difficile situazione in cui il paese si trova a causa della guerra civile.
Leggi anche: Cop 23, primo giorno di lavori a Bonn
A questo punto, dei paesi che avevano preso parte alla Cop 21 solo gli Stati Uniti restano fuori dall’Accordo di Parigi, in seguito all’annuncio del presidente Donald Trump di volerne uscire a meno che le condizioni per gli Usa non diventino più favorevoli. Il paese potrà uscire formalmente dal trattato solo nel 2020, perciò la speranza è che l’isolamento in cui si è venuto a trovare e gli stessi negoziati di Bonn possano spingere il presidente a cambiare idea.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Entro il 2025, 40 porti italiani saranno dotati di spugne per assorbire gli oli. Si inizia da cinque tappe simboliche: Napoli, Messina, Brindisi, Ravenna e Trieste.
Una stretta opera di sorveglianza anti-bracconaggio ha dato i suoi frutti: il parco nazionale di Kaziranga ha quasi azzerato le uccisioni di rinoceronti.
A Palazzo Bovara apre al pubblico una tre giorni di confronto e conoscenza della moda sostenibile dal titolo Smart Closet.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Dall’11 al 13 ottobre a Parma c’è Fragile: il festival per trovare soluzioni e strategie per ridurre il nostro impatto sul pianeta.
Approvato quasi due anni fa, il regolamento sulla forestazione importata dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre. Ma in tanti chiedono una revisione.
È ormai inevitabile il superamento di un settimo “limite planetario” (su nove), legato al processo di acidificazione degli oceani.
Il territorio dell’Alta Murgia in Puglia è il dodicesimo geoparco proclamato dall’Unesco in Italia.