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Mark Zuckerberg ha annunciato che Facebook usa solo energia rinnovabile per le operazioni globali. Un altro esempio di come il mondo della tecnologia sia attento al proprio impatto ambientale.
Facebook utilizza solo energia prodotta da fonti rinnovabili per le sue operazioni globali. Ad annunciarlo è il fondatore Mark Zuckerberg in un post sul social network: “In vista della Giornata della Terra, sono felice di annunciare che le operazioni di Facebook sono alimentate al 100 per cento da energia rinnovabile. Abbiamo raggiunto l’obiettivo emissioni zero per le nostre operazioni e siamo uno dei maggiori acquirenti di energia rinnovabile nel mondo”, ha scritto.
Questa rappresenta una tappa importante dell’impegno assunto dieci anni fa per ridurre il proprio impatto ambientale, spiega una comunicazione sul sito Tech di Facebook. Negli ultimi tre anni, prosegue, l’azienda ha ridotto del 93 per cento le emissioni di gas serra, superando abbondantemente l’obiettivo del 75 per cento che si era prefissata nel 2018.
Per riuscirci dichiara d’aver investito complessivamente 8 miliardi di dollari, circa 6,7 miliardi di euro, in 63 progetti fotovoltaici ed eolici in tutto il mondo. Ha sottoscritto contratti per oltre 6 gigawatt (GW) in 18 stati e cinque Paesi, con risvolti positivi in termini occupazionali, si parla di migliaia di posti di lavoro. Solo nel 2020 ha chiuso contratti per circa 1 GW di produzione energetica e finanziato tramite iniziative online altri 2 GW.
“Il nostro viaggio è iniziato nel 2011, quando avevamo un solo data center a Prineville, in Oregon. Stavamo già pensando a come sostenere le nostre operazioni in modo più sostenibile”, continua la nota. Oggi “tutti e 63 i nostri progetti si trovano sulla stessa rete dei nostri data center”.
Il colosso tecnologico ha siglato un accordo di collaborazione con le utility, i fornitori locali di energia, per assicurare “ai clienti di acquistare energia verde dalla loro utility elettrica”. In sei stati ha sviluppato “nuove tariffe verdi” per sostenere la crescita sostenibile di imprese e portatori d’interesse presenti sul territorio.
“Il lavoro non è terminato”, tiene a precisare l’azienda. “Investiremo in nuovi progetti solari ed eolici per usare energia 100% rinnovabile nonostante continueremo a crescere”. Con un occhio di riguardo anche allo stoccaggio energetico: “Solo quest’anno abbiamo già annunciato 720 Mwh di nuovi progetti di accumulo di energia abbinati a centrali solari”.
Per il 2030 l’obiettivo è già fissato: azzerare le emissioni in tutta la catena del valore. Nello specifico, Facebook guarda all’inquinamento prodotto dai fornitori lungo la filiera produttiva, dai viaggi di lavoro, dal pendolarismo dei dipendenti. “Sappiamo che i prossimi 10 anni saranno il momento decisivo per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e che abbiamo un ruolo da svolgere – sia come piattaforma che collega le persone sia come azienda globale che sostiene l’azione per il clima”.
Tante le iniziative in campo. Con i propri partner condivide il programma Responsible supply chain, con il quale si è assunto l’impegno di rispondere alle sfide dettate dai cambiamenti climatici, e il codice di condotta, contenente indicazioni in materia di lavoro, ambiente, salute e sicurezza, etica e sistema di gestione. Partecipa alla Responsible business alliance, un’iniziativa multi-stakeholder che promuove la sostenibilità a livello globale, e alla Responsible minerals initiative, che incentiva l’uso ridotto di materie prime. Un puzzle complesso di impegni e promesse che sembra voler stimolare anche tra i propri utenti una maggiore cura del pianeta.
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