Il 2015 è l’Anno internazionale del suolo
Dal suolo traiamo sostentamento e protezione, l’Onu ha deciso di dedicargli il 2015 per puntare i riflettori sui rischi che corre.
Dal suolo traiamo sostentamento e protezione, l’Onu ha deciso di dedicargli il 2015 per puntare i riflettori sui rischi che corre.
Nella campagna elettorale britannica che anticipa le elezioni del prossimo 7 maggio si combatte (anche) a colpi di promesse ambientaliste, un segno che la tutela del verde diventa politicamente sempre più importante in diverse parti del mondo. E più rilevante anche per i cittadini stessi. La campagna elettorale, tra verde e opere pubbliche Il
Quali sono gli alimenti alla base dell’alimentazione dei nostri antenati? Partendo dai testi biblici, Silvia Passini risponde a questa domanda in un articolo pubblicato su ExpoNet, il magazine di approfondimento su cibo e alimentazione di Expo Milano 2015. Anche in base ai ritrovamenti di offerte funebri nel Vicino Oriente antico, è plausibile che
Premiato Daniel Yu, fondatore di ReliefWatch, società che realizza software per aiutare i medici nei paesi in via di sviluppo.
La Lav stila il bilancio della stagione venatoria appena conclusa e che ha fatto registrare, oltre lo sterminio di animali, 22 vittime umane e 66 feriti.
In Irlanda il numero di scoiattoli grigi è diminuito e sono aumentati gli scoiattoli rossi grazie alle martore, ora protette.
Se tutto va come la tendenza sembra indicare, potrebbe diventare una data storica. Uno di quei giorni che i posteri magari ricorderanno come l’inizio di un cambio di paradigma. Ovviamente nel segno della sostenibilità. La data è quella del 13 e 14 febbraio 2015. Giorni in cui è stato organizzato il primo Global divestment day (Gdd). Vale a dire
Sull’isola di Spitsbergenin, nell’arcipelago artico delle Svalbard, a circa mille chilometri a nord della Norvegia, esiste un luogo dove tutti i semi del mondo vengono conservati e custoditi, una sorta di arca di Noè delle sementi per un futuro, neanche troppo lontano, in cui ci sarà bisogno di riscoprire varietà andate perdute per colpa, tra
Tassi di riciclo oltre il 70 per cento. Investimenti oltre gli 80 milioni l’anno volti ad efficienza e riduzione delle emissioni. 20 mila occupati.
Costruire una casa, in Mali, non è cosa per tutti. Costa, sia dal punto di vista economico, sia ambientale, specialmente per chi abita nei villaggi più poveri del sud del Paese africano. Per la struttura principale servono alberi che sarebbe meglio non tagliare, mentre per i tetti si usa il metallo, costosissimo e tra l’altro