Halloween, fra dietologia, fitoterapia e paganesimo

“All Hallows Eve” è la notte di tutti gli spiriti, ma anche la religiosa “Festa di Ognissanti” e cade nel calendario pagano tra il 31 ottobre e il primo giorno di novembre. Il suo primo antichissimo nome è “Samhain”, una parola celtica che deriva da Sam Fuin, la fine dell’estate, dunque per i contadini l’ultimo

“All Hallows Eve” è la notte di tutti gli spiriti, ma anche la religiosa “Festa di Ognissanti” e cade nel calendario pagano tra il 31 ottobre e il primo giorno di novembre. Il suo primo antichissimo nome è “Samhain”, una parola celtica che deriva da Sam Fuin, la fine dell’estate, dunque per i contadini l’ultimo raccolto prima dell’inverno. Un raccolto che si sperava abbondante perché avrebbe riempito i granai per gli uomini e provveduto all’ultimo taglio di foraggio per gli animali, in vista dell’inverno e del riposo dei campi.

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Halloween è una festa di lunga tradizione che ci consente di apprezzare molti aspetti di questo passaggio stagionale.

Per un tale auspicio serviva una grande protezione, una benedizione propiziatoria: tale grazia era richiesta agli antenati, agli avi familiari, a chi poteva proteggere la famiglia e il raccolto con uno sguardo benevolo e amorevole dal cielo. Dunque nessuno zombie, nessuna strega cattiva. L’antico rituale prevede di lasciare una candela accesa davanti a casa ornata con la frutta di stagione (una mela o una zucca) come offerta agli avi, affinché seguendo la luce i loro spiriti possano tornare a casa. La tavola dovrà avere un posto in più apparecchiato, che rimarrà vuoto durante la cena di Ognissanti, perché destinato allo spirito protettore della casa.

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Luce-Buio

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Nel periodo di Halloween le lancette dell’orologio si sono appena adeguate al buio che avvolgerà i nostri pomeriggi e rischiarerà le mattine.

Cambia la pulsazione della melatonina notturna e migliora il raccoglimento interiore a vantaggio di chi pratica meditazione, yoga e sicuramente con beneficio di chi si sente “gufo” e lavora bene nelle ore serali. Per le “allodole” che amano la luce inizia il Sad (Seasonal affective disorder) perché varia la serotonina a cui sono molto sensibili. Il cibo di stagione corre in aiuto perché radicchio rosso, zucca e rape sono cibi che migliorano i livelli di serotonina. E per chi ha bisogno di un “anti-depressivo naturale” consigliamo l’estratto secco del luminoso e solare zafferano, in semplici compresse, da utilizzare mattina e sera.

Zucca

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La zucca è un ottimo ricostituente per i bambini, antinfettiva, lassativa e protettiva di cuore e intestino.

Nelle popolazioni che usano la zucca con grande frequenza alimentare il diabete è pressoché sconosciuto. Si tratta infatti di un ortaggio ipocalorico con soltanto 8 Kcal per 100 grammi di prodotto, e grassi assenti. Il suo colore arancione svela la ricchezza di betacarotene e altri caroteni, di nutrienti pro-vitamina A e di vitamina C, ottimi per la bellezza della pelle.

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La zucca inoltre è ricca di minerali, tra cui fosforo, ferro, magnesio e potassio. È fra gli alimenti utili nella protezione anticancro per il suo ruolo normalizzante verso l’insulina.

Semi di zucca

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I semi di zucca sono gustosissimi nelle insalate.

In fitoterapia l’estratto di semi di zucca è utilizzato per la protezione della prostata, soprattutto in caso di adenoma prostatico benigno, ossia di “ingrossamento benigno” di questa ghiandola maschile (associato spesso alla Serenoa Repens, il palmetto rosso). L’olio che si ricava dai semi è pregiatissimo poiché ricco di acido oleico e linoleico. Il secondo in particolare è un omega vegetale, indicatissimo per vegani e vegetariani. Ma anche per tutte le persone con eccesso di colesterolo nel sangue.

Vin brulé per accendere l’eros

Ricetta: 1 litro di vino rosso fermo e corposo si mescola a fuoco lento con 2 stecche di cannella, 12 chiodi di garofano, 1 scorza di limone, una mela a fettine e 150 g. di zucchero. Si mescola a fuoco lento fino a sciogliere lo zucchero per 10 minuti, sempre a fuoco basso. Infine si aggiunge un pizzico di noce moscata.

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il vin brulé scalda il corpo nelle sere invernali e sicuramente accende l’eros poiché il vin brulè è ricco di stimolanti sessuali.

La cannella ha una indiscusso potere erotico, sia per per le donne che per gli uomini. I chiodi di garofano invece sono dedicatissimi al gentil sesso poiché la loro essenza è estrogenica. Muove invece il testosterone la noce moscata, destinata per l’appunto all’uomo. Pertanto, una volta data la ricetta, stabilite voi le possibili correzioni del dosaggio speziale!

Castagna

Cibo tradizionale della notte dei morti, ha un alto contenuto calorico poiché ricco di amidi. E’ infatti il “pane dei poveri” che era possibile conservare a lungo anche per la preziosa farina. In gemmoterapia le gemme del castagno sono un forte drenante che assunto in gocce per bocca decongestiona edemi e muove la linfa dagli arti inferiori. Associato all’essenza di ippocastano è un’ottimo antidoto anticellulite (castanea vesca e aesculus hippocastanus).

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