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La natura ci fornisce numerosi rimedi naturali per prevenire e curare l’influenza. Arance, vin brulé e spezie ci aiutano a combattere i mali di stagione.
Si trova nel prezzemolo, nel cerfoglio, nel dragoncello, nella cipolla, nel limone, nel ribes nero, nelle castagne, nei frutti di rosa canina e nel polline…
Ma la “migliore” è nelle arance, nei mirtilli, nelle more, nei kiwi, nella rucola, nel crescione del cavolo cappuccio e del cavolo nero, e cioè negli alimenti che contengono anche i bioflavonoidi, sostanze antiossidanti e vasoprotettive, che ne potenziano l’efficacia.
Per fare il pieno di vitamina C è sufficiente un’insalata di cavolo cappuccio durante il pasto e 3-4 frutti durante l’arco della giornata, oppure 100 grammi di ribes nero fresco: apportano una dose di gran lunga superiore a quella minima consigliata di 60 mg al giorno. Occorre ricordare che la vitamina C è molto sensibile alla luce e al calore, pertanto gli alimenti che la contengono vanno consumati freschi e preparati con cotture veloci.
Stimola l’apparato digerente, risolve problemi di ritenzione idrica e migliora la circolazione sanguigna. Non è solo un potente antibiotico naturale, ma anche dispensatrice di vitamine, sali minerali e altri oligoelementi: vit. A, B1, B2, C, E, calcio, magnesio, manganese, fosforo e ferro. Il succo è un valido espettorante e mucolitico, ottimo per lenire la tosse, ridurre la raucedine e guarire le bronchiti. La cipolla esercita anche un’azione preventiva nei confronti dei malanni di stagione.
Popolare alimento-medicina dalle origini antiche, è buono per tutti e ottimo per i “raffreddati”. Il vin brulé nasce nel silenzio dei conventi, dove la pratica di mescolare vino, spezie ed erbe aromatiche creava veri e propri farmaci naturali.
È un ottimo “antifreddo”, grazie a polifenoli e alcol che procurano una benefica vasodilatazione. E’ efficace nel combattere malattie da raffreddamento e virosi polmonari: l’azione antivirale si deve ai tannini del vino, antagonisti naturali delle proteine dei virus. Ma la fama di elisir deriva anche dagli ingredienti del vin brulé: la cannella, che combatte gli stati influenzali; i chiodi di garofano, potenti antibatterici; le scorze di limone, antisettiche e balsamiche, utili nelle infezioni respiratorie dovute a influenze e bronchiti.
Un ultimo consiglio, se questi suggerimenti vi arrivano “troppo tardi”… ricordate che tutte le spezie piccanti aiutano a rendere meno fastidioso il decorso del raffreddore. Peperoncino, pepe, zenzero o senape, in modica quantità, aiutano a liberare il naso.
È una pianta originaria dell’America del nord, diventata famosa grazie alle ricerche e ai viaggi del dottor Alfred Vogel, erborista svizzero che nel secolo scorso la introdusse in Europa, dove adesso cresce abbondantemente e viene coltivata in modo biologico. Questa pianta possiede inoltre proprietà antinfiammatorie e antibatteriche. Se ne consiglia l’utilizzo per via orale nella stagione che precede le influenze, a scopo preventivo, e per rinforzare il sistema immunitario durante la malattia.
E’ uno dei rimedi della foresta vergine più conosciuti, in Brasile si chiama “albero divino”. Le proprietà terapeutiche del Lapacho erano già note centinaia d’anni fa alle popolazioni indigene del Sudamerica e ancora adesso è molto popolare come una pianta dai molti usi dalle molte proprietà. La sua popolarità in occidente fa seguito a incoraggianti notizie sull’uso del Lapacho per curare malati di cancro e leucemia. Molte proprietà sono dimostrate scientificamente, le più importanti sono: antitumorale, antivirale, antimicrobica, antinfiammatoria, antiparassitaria, antifungica.
I medici e i naturopati che hanno studiato e sperimentato a lungo il Pau d’Arco, già usata senza problemi dagli Inca, concordano nell’affermare che può essere consumato in modo sicuro da uomini, donne e bambini. Si utilizza in decotto due volte al giorno per prevenire le malattie virali.
Fungo proveniente dall’Asia, è studiato da tempo nelle università di tutto il mondo. Presente e commercializzato come complemento alimentare anche in Europa, si è dimostrato efficace nella stimolazione del sistema immunitario, in particolare contro i virus, e nel trattamento di alcuni tumori. Si possono preparare delle zuppe prelibate!
È uno straordinario dono della natura che prospera nella foresta amazzonica: la fonte più ricca di vitamina C finora conosciuta. Contiene 30 volte più vitamina C dell’arancia e il doppio dell’acerola. Ed è noto quanto questa vitamina sia importante per aumentare le difese immunitarie.
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