La Danimarca pone fine all’era dei combustibili fossili nel mare del Nord
La Danimarca non concederà più licenze per l’esplorazione e l’estrazione di combustibili fossili nel mare del Nord. La fine è prevista per il 2050.
La Danimarca non concederà più licenze per l’esplorazione e l’estrazione di combustibili fossili nel mare del Nord. La fine è prevista per il 2050.
L’università di Cambridge decide di ascoltare gli studenti e fare sul serio sul clima. Innanzitutto, troncando i legami con l’industria delle fossili.
La costruzione di un oleodotto in Africa orientale minaccia milioni di persone, gli animali ed è un passo indietro nelle lotte globali per il clima.
12 città alleate nella rete C40, 36 milioni di cittadini. E una promessa: smettere di investire nei combustibili fossili e puntare sulla green economy.
Nonostante la crisi economica e sanitaria, le fonti rinnovabili continuano a guadagnare terreno sui combustibili fossili. L’editoriale di Duegradi.
La Norvegia spiana la strada alle trivellazioni delle società petrolifere nell’arcipelago delle Svalbard, a soli mille chilometri dal Polo Nord.
Le compagnie petrolifere e del gas potranno perforare 7,8 milioni di ettari nel nordest dell’Alaska, una riserva protetta per la fauna selvatica.
Nei primi sei mesi del 2020 la produzione di energia da fonti rinnovabili in Europa ha superato quella da combustibili fossili. Il caso del Portogallo.
I governi del G20, Italia compresa, con politiche miopi continuano a spendere soldi a favore dell’industria dei combustibili fossili invece che in rinnovabili.
Il denaro arrivato alle fossili fa parte del piano di sostegno alle piccole imprese per superare la crisi del coronavirus.