
Anche l’Antartide a rischio inquinamento
Rifiuti, depositi di rottami, basi scientifiche in disuso sono le componenti di una nuova minaccia ambientale che grava sull’Antartide, nonostante gli accordi internazionali.
Rifiuti, depositi di rottami, basi scientifiche in disuso sono le componenti di una nuova minaccia ambientale che grava sull’Antartide, nonostante gli accordi internazionali.
Bhopal, India centrale, Madhya Pradesh, mezzanotte tra il 2 e il 3 dicembre 1984. 40 tonnellate di metilisocianato fuoriescono dallo stabilimento della Union Carbide provocando il più grande disastro chimico della storia.
Uranio impoverito, bombe, radiazioni, combustibili, pozzi petroliferi in fiamme. Una guerra devastante per le popolazioni locali e il patrimonio culturale iracheno, ma anche per l’ambiente, gli animali e l’ecosistema. Lo ribadisce un dossier di BirdLife International.
In termini assoluti le risorse d’acqua nel mondo non mancano. Il problema è l’inquinamento che ne avvelena la maggior parte. E’ quanto emerge dal “Rapporto mondiale sullo sviluppo idrico”.
Il libro di Bjorn Lomborg ha suscitato aspre critiche. Il “Comitato danese per la disonestà scientifica” lo ha letto, interpretato e bocciato!
Intervista a Julia Butterfly Hill, conosciuta come “la paladina delle sequoie”, ha salvato una foresta millenaria dalla distruzione vivendo su un albero per 738 giorni. E il suo impegno continua.
Navi varate negli anni ’70 sono ancora in circolazione trasportando sostanze pericolose senza essere dotate di doppio scafo e spesso con equipaggi raffazzonati e privi di una reale competenza professionale.
E se, prima di dichiarare una guerra, ci si fermasse un attimo per discutere dei danni ambientali che ci saranno, che persisteranno per decenni e che si espanderanno oltre i confini?
Incendi in estate, alluvioni in autunno e primavera, frane e valanghe in inverno, terremoti ed eruzioni vulcaniche tutto l’anno. Che cosa sta succedendo e che cosa si può fare per prevenire le catastrofi naturali?
Secondo uno studio condotto dall’Organizzazione mondiale per la sanità le Pm contenute nell’atmosfera sono in crescita. Numerosi i rischi per la salute