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Andriani e la startup ApuliaKundi hanno avviato un progetto che permette di riutilizzare l’acqua di produzione della pasta per coltivare spirulina biologica.
Metti insieme un’azienda consolidata che produce pasta senza glutine di alta qualità, una startup che coltiva spirulina, una microalga dalle innumerevoli proprietà nutrizionali, unisci l’attenzione alla salute dell’ambiente e delle persone, ed ecco che ne esce un progetto di economia circolare che è un vero e proprio modello di sviluppo sostenibile.
Siamo a Gravina in Puglia (Ba), dove Andriani Spa Società Benefit, specializzata nella produzione di pasta naturalmente senza glutine di alta qualità, assumendo il ruolo di acceleratore d‘impresa, ha avviato una partnership con ApuliaKundi, giovane startup pugliese, dal 2010 impegnata nella ricerca nell’ambito delle microalghe come alimenti funzionali e nella produzione di Spirulina K, italiana, biologica, naturale e pura al 100 per cento. Grazie alla collaborazione tra queste due realtà, ApuliaKundi coltiva spirulina con l’acqua di scarto del processo di produzione della pasta di Andriani. E Andriani ha iniziato a produrre una pasta funzionale contenente spirulina. Questa è una storia che – usando le parole di Michele Andriani, presidente e amministratore delegato dell’azienda – “mette al centro l’uomo, la vita e il Pianeta in maniera interconnessa”, una storia che ha tante cose belle da raccontare, ma partiamo dall’inizio.
“Innovatori nel solco della tradizione”, senza dimenticare la sostenibilità: l’azienda Andriani nasce nel 2009 con l’obiettivo di trasformare leguminose e cereali in pasta e innovando così lo scaffale del comparto. “Curiosità e consapevolezza ci hanno sempre guidato alla scoperta di ingredienti che si potevano aggiungere alla formulazione della pasta per aumentarne e diversificarne l’apporto nutrizionale, pur mantenendo gusto e qualità” – racconta Michele Andriani.
L’azienda vanta l’unico stabilimento di pastificazione italiano 100 per cento allergen free con molino multi-grain integrato tra i più grandi d’Europa e si è dotata, prima al mondo, dell’essiccatoio Ecothermatick, sistema rivoluzionario per la produzione di pasta lunga che permette di razionalizzare le formulazioni in favore di migliori risultati in termini di gusto e consistenza del prodotto e, contestualmente, di un maggior contenimento energetico.
Nel processo di produzione, infatti, non è mai mancata l’attenzione alla sostenibilità e ogni scelta interna è orientata agli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite con la sfida di raggiungere la carbon neutrality entro il 2025. “Nella consapevolezza che far parte della filiera agroalimentare significa impattare sul Pianeta in maniera consistente, abbiamo iniziato a cercare soluzioni per restituire un impatto positivo sull’ambiente. Nel 2017, per esempio, abbiamo avviato un progetto per la creazione di una filiera sostenibile delle leguminose arrivando oggi a migliorare l’apporto proteico dei legumi e contemporaneamente a diminuire l’utilizzo di risorse idriche. Pratichiamo anche la rotazione delle colture nella convinzione che la biodiversità sia fondamentale per l’equilibrio del Pianeta”, spiega Andriani.
La storia di ApuliaKundi inizia invece quando Raffaelle Settanni e Danila Chiapperini, fondatori della startup, scoprono la spirulina in Africa, nel 2010, mentre lavorano a una missione governativa in Malawi. “Notavamo che nei bambini che venivano nutriti con una dieta che comprendeva la spirulina, i maxi indicatori di denutrizione (come la pancia gonfia) erano pressoché inesistenti”, raccontano. “Ci siamo appassionati alla questione e, una volta tornati in Italia, dopo aver letto un documento della Fao che parlava della spirulina come cibo del futuro, sia per il suo potere nutrizionale, che per la sua sostenibilità ambientale, abbiamo partecipato a un bando di Regione Puglia che ci ha permesso di creare il primo impianto pilota per la produzione”.
L’incontro tra ApuliaKundi e Andriani avviene quando l’azienda, all’interno del suo programma di sviluppo sostenibile, inizia a cercare un modo per riutilizzare l’acqua che viene impiegata nel processo di produzione della pasta: “Abbiamo contattato ApuliaKundi per avviare una collaborazione scientifica al fine di valutare il possibile utilizzo dell’acqua di scarto nella coltivazione di spirulina. Grazie alla condivisione degli stessi valori si è creata da subito una forte sinergia tra di noi. Oggi, grazie agli impianti per coltivare spirulina ospitati in azienda, ogni giorno recuperiamo 13 metri cubi d’acqua che, per fare un paragone, equivalgono a 185 docce”, precisa Andriani.
Grazie alla collaborazione tra Andriani e ApuliaKundi ogni giorno viene riutilizzata acqua pari a quella utilizzata per 185 docce © Andriani/ApuliaKundi
La coltivazione di spirulina non emette anidride carbonica nell’ambiente, ma la assorbe: “Per ogni chilo di spirulina che produciamo, assorbiamo due chili di CO2 nell’ambiente – precisa Raffaele Settanni – inoltre, la spirulina necessita di un cinquantesimo dell’acqua delle proteine della carne. Acqua che, oltretutto, riutilizziamo evitando di impiegare nuove risorse”. La spirulina di ApuliaKundi, commercializzata in stick, confetti e prodotti funzionali, è anche “di stagione”: “Nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, fermiamo la produzione per rispettare il bioritmo dell’alga che cresce con le temperature più alte e per non dover ricorrere al riscaldamento delle vasche di coltivazione che comporterebbe utilizzo di energia e produzione di CO2”.
La spirulina non è un’alga marina, ma una microalga di colore verde-blu considerata un super food. Ha un alto contenuto di proteine vegetali, circa il 60-65 per cento, che contengono tutti gli aminoacidi essenziali. È fonte di fibre, ferro, magnesio e potassio. “la spirulina contiene tre volte le proteine della carne, 45 volte il ferro degli spinaci, 35 volte il betacarotene delle carote, 10 volte il calcio del latte, oltre a antiossidanti, vitamina a, vitamina b12″, spiegano da ApuliaKundi. “Ha un’azione energizzante, detossinante, antiossidante; riduce il senso di fame e mantiene il giusto livello glicemico nel sangue. Inoltre, combatte il colesterolo, aumenta la resistenza fisica e favorisce la concentrazione”.
Per tutte queste proprietà, Andriani, che da sempre si occupa di innovare un prodotto come la pasta rispettandone la tradizione, ha scelto anche di utilizzare la spirulina di ApuliaKundi per produrre una pasta biologica, gluten free e ad alto valore nutritivo a marchio Felicia. Il processo di pastificazione con le materie prime avviene aggiungendo la spirulina essiccata e macinata alla farina di riso integrale. Il formato prodotto attualmente è quello degli spaghetti, ma si stanno studiando altri formati perché, dice Andriani, “le idee non finiscono mai”.
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