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In un futuro non troppo lontano le uova potrebbero aiutarci a conservare meglio frutta e verdura. In che modo? Alcuni ricercatori della Rice University di Houston, in Texas, hanno ideato un rivestimento a base di uova che, applicato a spruzzo o per immersione sugli alimenti freschi, contribuisce a preservarli più a lungo. Un rivestimento commestibile
In un futuro non troppo lontano le uova potrebbero aiutarci a conservare meglio frutta e verdura. In che modo? Alcuni ricercatori della Rice University di Houston, in Texas, hanno ideato un rivestimento a base di uova che, applicato a spruzzo o per immersione sugli alimenti freschi, contribuisce a preservarli più a lungo.
Il rivestimento è composto per il 70 per cento da albume e tuorlo e per il rimanente da cellulosa estratta dal legno che serve per ritardare la disidratazione dei cibi, da una piccola quantità di curcumina che ha proprietà antimicrobiche e da una minima parte di glicerolo utile a conferire elasticità al materiale. Questa composizione fa sì che il rivestimento sia commestibile e impermeabile ma allo stesso tempo facile da lavare via se messo sotto acqua corrente per qualche minuto.
Durante l’esperimento condotto dagli studiosi, il rivestimento è stato applicato per esempio su fragole, avocado e banane ed è stato dimostrato che gli alimenti rivestiti con questa patina avevano mantenuto la loro freschezza più a lungo rispetto a quelli non patinati, rimanendo più solidi e rigidi grazie alla capacità di trattenere l’acqua e dunque di ritardare il processo di maturazione.
“Il risultato ottenuto è stato il frutto di un lavoro combinato che ha coinvolto ingegneri dei materiali, chimici e biotecnologi di diverse università negli Stati Uniti”, ha affermato il professor Pulickel Ajayan del laboratorio di Ingegneria dei materiali che ha sviluppato il rivestimento. “Ridurre lo spreco di cibo senza ricorrere a mutazioni genetiche, rivestimenti non commestibili o additivi chimici è importante per la sostenibilità ambientale”.
Un rivestimento del genere potrebbe diminuire l’utilizzo della plastica oggi ancora largamente impiegata nell’industria alimentare poiché è difficile trovare un materiale che garantisca le stesse performance. Inoltre, in un’ottica di economia circolare, per realizzare il rivestimento sono state utilizzate le uova scartate dall’industria alimentare che altrimenti sarebbero state buttate (si stima che negli Stati Uniti ogni anno ne vengano gettate 200 milioni).
“Abbiamo utilizzato le uova perché negli Stati Uniti ne viene sprecata una grande quantità, ma non è detto che non si possano utilizzare altri tipi di proteine magari ricavante dalle piante”, ha spiegato Muhammad Rahman, co-autore della ricerca e coordinatore del team di studiosi che stanno continuando a lavorare per perfezionare la composizione del rivestimento e per sperimentare altri materiali di base.
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