
Dove si trova la creatività
Si chiama creatività proprio perché è la facoltà di “creare” qualche cosa di nuovo, si migliora rafforzando l’interazione tra i due emisferi del cervello.
Si chiama creatività proprio perché è la facoltà di “creare” qualche cosa di nuovo, si migliora rafforzando l’interazione tra i due emisferi del cervello.
Per usare il pensiero creativamente ed efficacemente è possibile avvalersi di un metodo che coordina le diverse voci contrastanti della mente grazie a quello che viene chiamato il “gioco dei sei cappelli”.
Intervista a Betty Danon: trent’anni dedicati all’arte, di cui dieci a risvegliare la creatività sopita negli altri, con atelier in cui si combinavano china bagnata e zen, filastrocche e conversazioni su Duchamp, giochi di parole e, immancabile, una tazza di tè profumato.
“Libertà e creatività” uno dei principali slogan del ’68 italiano. Con la nascita della psicologia umanistica la responsabilità si aggiunge a questi valori
L’attuale visione del rito non rende giustizia al valore di questa manifestazione umana che ha sempre sostenuto l’individuo nel gruppo sociale, preparandolo alle svolte dell’esistenza umana.
I quattro “rimedi” fondamentali che il noto filosofo dell’antica Grecia consiglia per conseguire la vera padronanza di noi stessi e acquistare la felicità.
Non per semplice idealismo, ma nel nome di un benessere pi
Non per semplice idealismo, ma nel nome di un benessere più profondo, per soddisfare i bisogni della sfera esistenziale. L’abbandono dell'”economia degli oggetti inutili”.
In Oriente gli aquiloni hanno una tradizione millenaria legata alla religione. Da noi sugli aspetti più tradizionali ha prevalso la parte ludica.
Intervista a Peter Schellenbaum, psicanalista junghiano: “La ricerca di una maggior consapevolezza personale è l’unica via che può permettere di incontrare gli altri”.