Russia. Una foresta grande quanto il Belgio è salva, grazie a Wwf e Greenpeace
È stata finalmente istituita la riserva naturale Dvinsko-Pinezhsky, che proteggerà dalle mire dell’industria 300mila ettari della grande foresta del nord.
È stata finalmente istituita la riserva naturale Dvinsko-Pinezhsky, che proteggerà dalle mire dell’industria 300mila ettari della grande foresta del nord.
Un report punta il dito su 20 colossi dei combustibili fossili: a loro è imputabile il 35 per cento delle emissioni che hanno portato all’emergenza climatica.
La nascita del raro avvoltoio, chiamato Primo, rappresenta un barlume di speranza per il futuro di questa specie minacciata.
L’autunno è anche stagione di castagne: idee per facili trekking per raccoglierle nei boschi e sagre dove gustarle in mille modi diversi.
Cambiamenti climatici e alimentazione: come si influenzano a vicenda? È il riscaldamento globale a rendere necessari metodi di coltivazione sempre più aggressivi o, all’opposto, è un’agricoltura troppo intensiva ad aver peggiorato la situazione ambientale globale? Anche di questo si è discusso nella tavola rotonda Corretta alimentazione e sostenibilità ambientale che si è svolta lo scorso 1 ottobre al Salone della Csr e dell’innovazione sociale presso l’università Luigi Bocconi di Milano.
In seguito a forti proteste dei cittadini, la Corte suprema ha ordinato, per il momento, di fermare il taglio di 2.700 alberi della foresta di Aarey.
Da oggi a Copenaghen si tiene il vertice del C40. La presidente Anne Hidalgo: “Servono azioni senza precedenti per fronteggiare l’emergenza”.
In occasione di Internazionale a Ferrara, abbiamo incontrato due giovani attivisti: Daze Aghaji di Extinction Rebellion ed Alexander Fiorentini di Fridays for future. Che ci hanno portato ad esplorare due mondi diversi fra loro, ma con lo stesso obiettivo.
Ichnusa, birra orgogliosamente sarda, impegnata da tempo a promuovere e adottare pratiche sostenibili, racconta i risultati dell’iniziativa #ilnostroimpegno, promossa insieme a Legambiente Sardegna.
A causa di siccità, clima estremo e sviluppi socio-politici, la Mongolia sta perdendo alcune delle sue più straordinarie tradizioni secolari. In un fotoreportage, gli ultimi pastori nomadi che resistono adattandosi all’ambiente che cambia.