Il mese di gennaio 2020 è stato il più caldo di sempre in Europa
Secondo i dati del programma Copernicus il mese di gennaio del 2020 è stato il più caldo di sempre in Europa: temperatura di 3,2 gradi superiore alla media.
Secondo i dati del programma Copernicus il mese di gennaio del 2020 è stato il più caldo di sempre in Europa: temperatura di 3,2 gradi superiore alla media.
Sta accadendo in tutto il mondo: sono sempre più numerosi i giovani attivisti impegnati nel creare consapevolezza tra i propri coetanei, e non solo. Sta crescendo una generazione informata, attenta, attiva e in grado di giudicare con consapevolezza tutto ciò che gli adulti non sono stati in grado di fare finora. E questo non fa
Nei Pirenei Atlantici, in Francia, il termometro è arrivato a sfiorare i 28 gradi centigradi il 3 febbraio. Valori degni di una giornata estiva.
La popolazione di api nel mondo è in costante diminuzione. Ma ciò che l’Unione europea sta facendo per salvarle non è sufficiente. Se ne parla nella puntata di Presadiretta dal titolo “L’ultima ape”.
Dal nuovo giacimento, chiamato Johan Sverdrup, la Norvegia potrebbe estrarre quasi 3 miliardi di barili di petrolio. Di qui al 2070.
Per la prima volta il Consiglio costituzionale in Francia ha affermato che la necessità di salvaguardare l’ambiente può ledere la libertà di fare impresa.
L’obiettivo della giornata è di evidenziare l’importanza della tutela delle zone umide nel mondo come habitat fondamentali per la conservazione del patrimonio biologico della Terra.
Anche nella dieta di cani e gatti ci sono super alimenti importantissimi in grado di determinare longevità e buona salute. Vediamoli insieme alle strategie vincenti da attuare ogni giorno.
Il tempo è quasi scaduto. È questo il monito che arriva dal Doomsday clock (l’orologio dell’apocalisse), che ora segna soli 100 secondi alla mezzanotte, mai così vicino allo scadere simbolico del giorno, da quando è stato creato nel 1947. La minaccia nucleare dei primi giorni del 2020, la mancanza di un’azione decisa sui cambiamenti climatici
Dopo una battaglia giudiziaria di due anni, la Corte suprema dell’Indonesia ha revocato il permesso alla società mineraria.