Elezioni politiche 2018, cosa dicono i programmi elettorali dei partiti su sostenibilità ambientale e sociale

Oggi la sostenibilità deve essere una priorità di chi ci governa. Ambiente, territorio e rifiuti sono i temi che più stanno a cuore agli italiani: vediamo cosa propongono i programmi elettorali dei principali partiti in vista delle elezioni italiane del 4 marzo.

La redazione di LifeGate segue l’evento con una diretta elettorale a partire dalle ore 18:00. Vi aspettiamo numerosi per commentare insieme e in tempo reale la lunga maratona. Buon voto a tutti.


 

La protezione dell’ambiente, la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela delle minoranze e delle categorie sociali più fragili sono i temi più pressanti, quelli che più è interessante far emergere dai programmi elettorali dei principali partiti e delle coalizioni in corsa alle elezioni politiche di domenica 4 marzo. Si voterà dalle 7:00 alle 23:00 per eleggere il nuovo parlamento, composto da deputati e senatori che a loro volta eleggeranno il governo che guiderà il paese nei prossimi cinque anni. Ecco una piccola guida che riassume chi dice cosa in tema di sostenibilità ambientale e sociale.

La coalizione di centrodestra formata da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia

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Da sinistra Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, e Matteo Salvini, leader di Lega

Efficientamento della rete elettrica

Il centrodestra propone un programma elettorale incentrato sulla riduzione degli sprechi energetici da realizzare attraverso l’efficientamento della rete e un’attenzione particolare ai consumi nei settori dell’edilizia, dei trasporti e dell’industria. Sarà promosso l’utilizzo delle energie rinnovabili e delle tecnologie innovative, e si cercherà di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti.

Norme per gli animali domestici

Si punta alla promozione del territorio, con un piano straordinario di riqualificazione delle periferie, il “restauro” delle coste e dei siti di interesse monumentale. A questo si aggiunge la creazione di un codice di norme a tutela dei diritti degli animali domestici e di affezione.

In particolare la Lega, guidata da Matteo Salvini, prevede di investire nelle comunità montane e di concedere agevolazioni fiscali a chi decide di dedicarsi all’agricoltura. Fratelli d’Italia, invece, desidera incentivare il consumo di prodotti a chilometro zero, salvaguardare la cultura rurale e tutelare i mari. Noi con l’Italia punta sulla lotta alle ecomafie e propone misure premiali per gli enti locali che gestiscono in modo virtuoso la raccolta differenziata.

Sui migranti

La coalizione mira a sradicare la povertà assoluta in Italia con un piano di sostegno ai cittadini in condizione di estrema indigenza, a raddoppiare l’assegno minimo per le pensioni di invalidità e a fornire incentivi per l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. Gli asili nido devono diventare gratuiti e saranno concessi consistenti assegni familiari, in più sarà tutelato il lavoro delle giovani madri e delle donne in generale a difesa delle pari opportunità.

Dal punto di vista delle migrazioni, l’idea è quella di stipulare trattati e accordi con i paesi di origine dei migranti economici e di variare un piano Marshall per l’Africa, con investimenti mirati per creare lavoro nel continente e al tempo stesso dare spazio alle imprese europee. Forza Italia, guidata da Silvio Berlusconi, ritiene che i flussi migratori siano “un fenomeno globale che può essere risolto soltanto con un intervento internazionale”.

Partito democratico e centrosinistra (Civica popolare, Più Europa, Insieme)

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Matteo Renzi, leader del Partito democratico e già presidente del Consiglio dal 2014 al 2016 © Franco Origlia/Getty Images

Energia per il clima

Il programma elettorale del Partito democratico guidato da Matteo Renzi, già presidente del Consiglio dal 2014 al 2016, si inserisce nel quadro generale dell’Accordo di Parigi sul clima e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’intenzione è quella di portare avanti la Strategia energetica nazionale, che prevede un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili pari al 28 per cento entro il 2030. Contemporaneamente, si cercherà di migliorare la competitività dell’industria italiana, che nel futuro “sarà sempre più determinata dalla sua sostenibilità”.

Stop alla cementificazione e Green new deal

La sostenibilità dev’essere integrale e tradursi in sostegno all’agricoltura biologica e alle agroenergie, potenziamento della raccolta differenziata e dei sistemi di riciclo, riduzione delle emissioni di CO2 e lotta alla cementificazione selvaggia. Si mira ad azzerare l’uso dei pesticidi entro il 2025, a contrastare i fenomeni di siccità e combattere la desertificazione con un piano straordinario per abbattere del 50 per cento le perdite idriche degli acquedotti.

Saranno attuati interventi per la riqualificazione delle città e per aiutarle a trasformarsi in smart city. Per quanto riguarda la mobilità, si punterà sul potenziamento e sull’estensione delle reti ferroviarie e sul miglioramento dell’accessibilità degli scali marittimi, sul car sharing e sulla ciclabilità, continuando l’investimento fatto per 1.500 chilometri di piste ciclabili e incentivando i percorsi ciclabili casa-scuola in ambito urbano.

La lista Insieme che include il partito dei Verdi sostiene il “Green new deal”, mira cioè a dare una spinta all’economia facendo leva sulle iniziative sostenibili, che possono creare nuove opportunità lavorative. La decarbonizzazione, con la rinuncia ai combustibili fossili entro il 2025, è una priorità; tutelare il paesaggio e rendere le città più vivibili attraverso il potenziamento della mobilità dolce sono altri punti chiave.

Il partito Più Europa guidato da Emma Bonino ha lo stesso obiettivo, quello di “costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile nel lungo periodo”. Si intende lavorare per ridurre l’inquinamento dell’aria che affligge molte aree, puntando sull’elettrificazione dei trasporti pubblici e privati e disincentivando le forme più inquinanti di riscaldamento degli edifici.

Superamento della Bossi-Fini

Le madri avranno diritto per sei mesi ad una retribuzione pari al 30 per cento dello stipendio non solo se rimarranno a casa dopo il parto, ma anche se torneranno a lavorare (sotto forma di buono per le spese di cura). Il Partito democratico si impegna a raddoppiare i fondi a disposizione per il reddito di inclusione e intende istituire delle aree di priorità educativa nei territori con i più alti tassi di povertà.

Si punta a riformare la legge sulle adozioni per garantire ai bambini pari diritti e alla formazione delle forze dell’ordine e del personale sanitario sugli aspetti della violenza di genere.

Il dialogo con i governi dei paesi di provenienza degli immigrati “deve essere improntato ai principi della democrazia, del rispetto dei diritti umani e dello sviluppo. Principi che per il Pd rappresentano il cuore dell’intero progetto di gestione dell’immigrazione, delle politiche di accoglienza e di integrazione”. In quest’ottica si prevedono il superamento della legge sull’immigrazione, nota anche come Bossi-Fini dai nomi dei promotori, una più stretta interazione fra istituzioni centrali e locali, e la cooperazione internazionale tra forze di polizia.

Liberi e uguali

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Pietro Grasso, leader di Liberi e uguali e attuale presidente del Senato © Franco Origlia/Getty Images

Democrazia energetica

Liberi e uguali, guidato dall’attuale presidente del Senato Pietro Grasso, punta alla totale decarbonizzazione del paese, con il passaggio alle energie rinnovabili entro il 2050: in quest’ottica il programma elettorale prevede l’introduzione di una tassa sull’utilizzo del carbone, del petrolio e degli altri combustibili fossili. L’obiettivo finale è la democrazia energetica, in cui i cittadini e le comunità siano al tempo stesso consumatori, produttori e distributori di energia.

Investire nel capitale naturale

Il partito mira a reindirizzare i “sussidi statali attualmente diretti al sostegno di attività dannose per l’ambiente verso interventi virtuosi per la rigenerazione delle nostre città”, per promuovere il capitale naturale italiano, porre un limite allo sfruttamento indiscriminato del suolo, ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive e promuovere l’agricoltura biologica e il benessere animale. La sostenibilità della filiera agro-alimentare è un altro tema che si vuole includere nell’agenda politica. Si punterà anche sul turismo sostenibile, che tuteli la fragilità del territorio nelle località di maggiore afflusso, e sull’efficientamento della rete dei trasporti pubblici.

Sì allo Ius soli

Il reddito di inclusione diventerà uno strumento universale di lotta alla povertà assoluta. Verrà definito “un piano integrato di interventi a favore delle persone con disabilità, che ne favorisca la vita indipendente”, l’inserimento lavorativo e la mobilità.

Liberi e uguali punta a garantire l’istituzione del matrimonio e la parità dei diritti sul piano della genitorialità a tutte le coppie, e a contrastare la violenza sulle donne tramite un grande piano di occupazione femminile.

La politica migratoria proposta dal partito prevede l’abolizione della legge Bossi-Fini, l’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo finalizzato alla ricerca di un lavoro e di meccanismi di ingresso regolari che portino alla creazione di un sistema di accoglienza “rigoroso, diffuso e integrato”. Nel programma elettorale si sostiene lo Ius soli, legge approvata dalla Camera ma non dal Senato che prevede che chiunque nasca nel territorio di uno stato ne ottenga automaticamente la cittadinanza, indipendentemente dalla nazionalità dei genitori: l’obiettivo di Grasso è garantire la cittadinanza italiana a chi nasce in Italia da genitori stranieri o è arrivato in Italia da piccolo e ha completato almeno un ciclo di studi.

Movimento 5 stelle

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Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 stelle © Stefania D’Alessandro/Getty Images for Giffoni Film Festival

Occupazione con le rinnovabili

Il programma elettorale del Movimento 5 stelle, guidato dal deputato Luigi Di Maio, punta sull’energia pulita: prevede la creazione di 17mila nuovi posti di lavoro per ogni miliardo di euro investito nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica.

Stop alle microplastiche

Il riciclo dei rifiuti e la raccolta differenziata sono settori che potrebbero offrire 200mila nuovi posti di lavoro, si legge nel programma. In questo contesto verrebbero privilegiati alimenti e bevande “alla spina”, cioè senza necessità di imballaggio, e verrebbe sollecitato il divieto di utilizzo di microplastiche nei prodotti cosmetici.

Si punta a ridurre fortemente il tasso di consumo di suolo fino a portarlo a zero entro il 2030, facendo leva sulla riqualificazione dell’esistente e sull’edilizia di qualità. Altro punto fondamentale sarà la tutela del territorio, da portare avanti tramite interventi per l’adeguamento sismico e il contrasto del dissesto idrogeologico e accelerando la bonifica e il ripristino ambientale delle aree inquinate, con particolare attenzione alla regione della Campania conosciuta come Terra dei fuochi.

Altri obiettivi importanti sono l’inasprimento delle regolamentazioni riguardanti le trivellazioni, l’uscita dal petrolio entro il 2050, il potenziamento della mobilità sostenibile (si punta ad avere un parco auto circolante di un milione di veicoli elettrici) e l’estensione della superficie interessata dalla presenza di aree protette.

Migrazione “sostenibile”

Sono previsti 17 miliardi di euro da destinare alle famiglie dando loro la possibilità di ottenere rimborsi sulle spese per l’asilo nido, l’assunzione di baby sitter e l’acquisto di pannolini, e di usufruire di un’Iva (imposta sul valore aggiunto) agevolata sui prodotti per l’infanzia e per la terza età. Si punta anche a incrementare la spesa pubblica per l’istruzione scolastica e ad abolire il precariato per gli insegnanti. È prevista l’introduzione di specifici cicli di studi nelle scuole riguardanti i cambiamenti climatici.

Il Movimento 5 stelle punta a “migrazioni sostenibili sulla base della libertà di mobilità prevista dalla dichiarazione universale dei diritti umani” favorendo il riconoscimento dello status di rifugiati climatici.

L’inchiesta del Post sui plagi nel programma elettorale

Il Post ha scoperto che grosse parti del programma elettorale del Movimento 5 stelle sarebbero state copiate da altre fonti, tra cui Wikipedia, articoli di giornale e documenti parlamentari, in alcuni casi scritti da esponenti di partiti avversari.

Il plagio più esteso riguarderebbe proprio il capitolo dedicato alla tutela ambientale, in cui due pagine intere sarebbero state prese da un dossier di Legambiente e “quasi 300 parole sono state copiate senza citazione da un articolo di Repubblica”.

E la società civile, che cosa chiede?

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Logo della Coalizione clima © Coalizione clima

Coalizione Clima riunisce migliaia di persone e oltre 200 realtà tra imprese, scuole, università, sindacati e associazioni che chiedono al governo di lottare contro i cambiamenti climatici. In occasione di queste elezioni, la coalizione ha stilato alcune richieste invitando i partiti a prenderle in considerazione nei loro programmi. Per la precisione, si tratta di otto proposte:

  • realizzare la transizione ad un’economia low carbon, ma allo stesso tempo prevedere misure che evitino conseguenze negative sui lavoratori e sulle comunità che dipendono dai combustibili fossili, garantendo opportunità in altri settori;
  • confermare l’impegno dell’Italia ad abbandonare l’uso del carbone entro il 2025;
  • investire nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili;
  • sostenere l’autoproduzione e l’autoconsumo;
  • lavorare alla creazione di città sostenibili;
  • educare ai temi della sostenibilità e dar vita in quell’ambito a nuove competenze e professionalità;
  • garantire la partecipazione democratica nelle scelte strategiche del paese;
  • aumentare l’impegno dell’Italia nei trattati internazionali.

La scienza al voto

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Diciannove tra i maggiori scienziati italiani che si occupano di ambiente e di cambiamenti climatici, raccolti nel Comitato scientifico La scienza al voto, ricordano  ai politici e all’opinione pubblica che le criticità ambientali hanno e avranno sempre più ripercussioni sulle attività produttive, sul territorio e sulla nostra stessa salute. In una lettera aperta alle forze politiche gli scienziati si rivolgono agli esponenti dei vari partiti, avvertendoli che solo tenendo conto del contesto ambientale sempre più critico sapranno affrontare al meglio le priorità degli elettori: lavoro, immigrazione, sicurezza e pressione fiscale. In quest’ottica, gli studiosi hanno elaborato proposte di intervento scientificamente fondate.

I programmi elettorali di tutti i partiti contengono la maggior parte degli obiettivi proposti dalla società e dagli esperti, ma spesso ai temi legati alla sostenibilità non viene data la giusta visibilità. Eppure, sono fondamentali per noi che da anni ci occupiamo di promuovere uno stile di vita sostenibile, ma ancor di più per le generazioni future.

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