
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
La coltivazione del miglio Cereale assai nutriente, ricco di proteine, di grassi e di ferro, il miglio – di cui si conoscono diverse specie – ha un’origine piuttosto discussa, forse asiatica o africana. La sua coltura risale all’era del ferro. Questo cereale, per alcune etnie a sud dell’equatore costituisce un piatto addirittura quotidiano. Nelle nostre
Cereale assai nutriente, ricco di proteine, di grassi e di ferro, il miglio – di cui si conoscono diverse specie – ha un’origine piuttosto discussa, forse asiatica o africana. La sua coltura risale all’era del ferro. Questo cereale, per alcune etnie a sud dell’equatore costituisce un piatto addirittura quotidiano. Nelle nostre regioni si coltiva prevalentemente la varietà a spiga grossa, caratteristico dell’Italia meridionale, i cui semi sono utilizzati come mangime per gli uccelli. In commercio si trova per lo più quello decorticato in quanto i rivestimenti, molto coriacei, renderebbero indigeribile il seme.
Oggi si sta riscoprendo il valore alimentare e nutritivo di questo cereale.Possiede infatti il 10% circa di proteine, dunque più del riso e del mais, il 3% circa di grassi ed è uno dei cereali più ricchi di ferro. È inoltre dotato di un particolare potere agglutinante e risulta quindi adatto nella preparazione di dolci, biscotti o sformati a base di cereali e verdure.
La presenza di discrete quantità di acido salicilico, noto per le sua azioni cosmetiche sullo smalto dei denti, sui capelli, sulla pelle e sulle unghie, ne fa un cereale particolarmente indicato per rafforzare qualitativamente la struttura di queste parti del corpo.
Nutriente, digestivo, diuretico, antianemico, è spesso consigliato in gravidanza perché sembra aiuti a prevenire l’aborto spontaneo. Aiuta inoltre nei decorsi infettivi di diverso tipo e nei casi di carenza di alcuni minerali, come il fosforo e il magnesio.
Di sapore dolce e gradevole, questo cereale cuoce in soli 15 minuti. Un’antica tradizione lombarda lo usa per la preparazione di dolci a forma di pane, il pan di miglio appunto, fatti con una miscela di farina di miglio e di frumento integrale.
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Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
I ricercatori dell’Istituto Ramazzini di Bologna hanno osservato un aumento dell’incidenza di tumori in diversi sedi con la somministrazione di bassi dosi di glifosato.
Dall’antica mitologia, secondo la quale era Cerere la dea delle messi e della fertilità, per cereali si intendono i semi commestibili appartenenti alla famiglia botanica delle graminacee: fra queste il frumento, il riso, il mais, il miglio, la segale, l’avena, l’orzo e il grano saraceno, quest’ultimo appartenente invece alle cosiddette poligonacee. Oggi si ritiene che
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Uno studio su sei cibi importati sottolinea la necessità di risposte da parte della Ue a un’emergenza reale e sempre più preoccupante per la sicurezza alimentare.