
Da secoli, il frutto dell’ume viene coltivato a Minabe e Tanabe in armonia con i boschi cedui e gli insetti impollinatori: un metodo riconosciuto dalla Fao.
Ecco un classico della cucina vietnamita, simili agli involtini primavera cinesi, ma con un ripieno diverso; consulta le ricette per farli fritti o crudi.
(variano a seconda della stagione)
1 carota
qualche ciuffetto di valeriana
sedano
cavolo rosso
listelle di finocchio sbollentato
140 g di spaghetti di riso
6 fogli di carta di riso
olio di girasole bio (per la frittura)
1 cucchiaio di zenzero, sbucciato e tritato finemente
2 cucchiai di salsa di soia bio
2 cucchiai di sciroppo d’acero
2 cucchiai di succo di limone
peperoncino in polvere a piacere
2 spicchi d’aglio tritati
olio extra vergine di oliva
acqua q.b.
Tagliare tutti gli ingredienti del ripieno a bastoncini o alla julienne. Scottare per due minuti i vermicelli di riso in acqua bollente, scolari e farli raffreddare. In un contenitore molto ampio riempito di acqua fredda immergere i fogli di carta di riso per circa 40 secondi, fino a quando diventano morbidi e maneggiabili. Stendere i vari fogli su una superficie piana e procedere con l’inserimento del ripieno di verdure. Posizionare i vermicelli, e poi le verdure. Avvolgere l’involtino.
Il modo più semplice per preparare gli involtini vietnamiti che andranno mangiati crudi è arrotolarli ben stretti e poi ripiegare una delle estremità. Cospargere con i semi di sesamo bianco e nero. Miscelare tutti gli ingredienti della salsa e servirla accanto agli involtini.
Gli involtini vanno chiusi bene per non fare uscire il ripieno durante la frittura. Dopo aver messo una cucchiaiata di ripieno al centro nella parte bassa della sfoglia di carta di riso. Piegare il bordo in basso orizzontale della sfoglia in modo che copra il ripieno. Ripiegare il lato destro della sfoglia sul bordo orizzontale. Ripiegare allo stesso modo il lato sinistro. Arrotolare l’involtino stringendo bene la sfoglia sul ripieno fino a completare l’operazione. Grazie all’amido contenuto nella sfoglia l’involtino resterà ermeticamente chiuso. Versare abbondante olio di girasole bio nel wok o in una padella adatta alla frittura. Quando l’olio sarà bollente, versarvi tre involtini per volta, in modo che non si attacchino tra loro e possano friggere in modo uniforme.
Nella stagione calda si possono preparare con listarelle di cetriolo, peperone, zucchine, foglie di menta o basilico.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Da secoli, il frutto dell’ume viene coltivato a Minabe e Tanabe in armonia con i boschi cedui e gli insetti impollinatori: un metodo riconosciuto dalla Fao.
Secondo uno studio statunitense, il consumo di alcuni cibi specifici ridurrebbe il rischio di mortalità, grazie al contenuto di flavonoidi.
L’undicesima edizione di Slow Fish si terrà a Genova dall’1 al 4 giugno e avrà come tema il “coast to coast”, inteso come interconnessione tra mari e vita terrestre.
Filtra l’aria esterna dal particolato, misura la C02, rimuove allergeni, virus e batteri dispersi nell’aria. Succede sulla nuova Range Rover Velar.
Dalla carne coltivata al latte sintetico, sono centinaia le startup israeliane attive nella ricerca e nello sviluppo di nuovi alimenti e di nuovi modi per produrre cibo più efficiente e sostenibile.
La Fao ha pubblicato un rapporto sul contributo nutrizionale di carne, uova e latte, concludendo che si tratta di alimenti che partecipano a una dieta sana ed equilibrata.
È ormai la normalità trovare grandi schermi nelle automobili di oggi, ma dietro a questa idea di innovazione si nascondono potenziali rischi.
Simile allo zucchero in aspetto e gusto, l’eritritolo è un dolcificante a quasi zero calorie, ma secondo uno studio è associato al rischio di eventi cardiovascolari.
Sale al 2,1 per cento il tasso complessivo di sforamento dei limiti dei residui di pesticidi negli alimenti. Il rapporto dell’Efsa.